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A rischio licenziamento103 dipendenti Stellantis: ora le sigle chiedono un tavolo al Prefetto

Centotre lavoratori dell’azienda International Trading & Service s.r.l. rischiano il licenziamento. Sono stati i primi a subire l’internalizzazione da parte di Stellantis. Preoccupa sempre più la crisi dell’indotto Automotive di Melfi. Per i centotre lavoratori, 68 sono in cassa di solidarietà continua e 35 in C.d.S. discontinuo, termineranno tutto il periodo degli ammortizzatori sociali il…

Centotre lavoratori dell’azienda International Trading & Service s.r.l. rischiano il licenziamento. Sono stati i primi a subire l’internalizzazione da parte di Stellantis. Preoccupa sempre più la crisi dell’indotto Automotive di Melfi. Per i centotre lavoratori, 68 sono in cassa di solidarietà continua e 35 in C.d.S. discontinuo, termineranno tutto il periodo degli ammortizzatori sociali il 17 marzo 2024.

Intanto, la Uilm e la Fismic, con una lettera inviata al Prefetto di Potenza, alla Regione Basilicata alla direzione di Stellantis, Yazaki Europe e Logistica Cassino chiedono la convocazione di un tavolo urgente presso la Prefettura di Potenza, al fine di scongiurare nuovi e ulteriori licenziamenti all’interno dell’area industriale di San Nicola di Melfi. Il problema è sorto dopo che il 26 gennaio la Yazaki Europe ha comunicato, via pec, alla Logistica Cassino, sub appaltatrice, che a partire dal primo febbraio le attività all’interno dello stabilimento Stellantis di Melfi sarebbero state interrotte, senza specificarne le tempistiche.

La crisi è endemica, ad essere colpiti sono i lavoratori, motore pulsante delle attività dell’indotto. La politica regionale, al momento, sembra aver fallito l’attività di intermediazione. Le destre al governo regionale, con l’intervento dell’assessorato al ramo, non sono riuscite nell’intento sperato: riportare Stellantis alla concludenza.

“In realtà- si precisa in una nota – le attività sono rimaste le stesse e continuano ad essere svolte all’interno di Stellantis, ma i lavoratori e le lavoratrici della Logistica Cassino, che da anni con dedizione e professionalità hanno svolto quelle mansioni, sono stati sostituiti da altri lavoratori della Yazaki provenienti da altre regioni”.

Ma i sindacati non ci stanno e levano un grido d’allarme. “Si tratta, dunque, di un ulteriore fatto gravissimo, che mette in discussione non solo la qualità imprenditoriale di questo appaltatore di Stellantis ma evidenzia, ancora una volta, ciò che sta accadendo nel mondo degli appalti di Stellantis.

Chiediamo da subito ed urgentemente – affermano i responsabili sindacali – un intervento da parte di Stellantis, nei confronti della Yazaki, al fine di riportare lo status quo dal punto di vista occupazionale antecedente alla comunicazione del 26 gennaio. Se Yazaki ha deciso di internalizzare le proprie attività, Uilm e Fismic chiedono da subito che le lavoratrici ed i lavoratori, che hanno lavorato da sempre su quelle attività oggi in Logistica Cassino, possano essere assunti o ricollocati all’interno della Yazaki stessa.

Sottolineiamo – si precisa nella nota – altresì che la Logistica Cassino è attualmente gestita da un amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Potenza che già ha comunicato la possibile chiusura dell’azienda, in quanto non ci sarebbero le condizioni, visto anche l’attuale contratto di solidarietà, per tenere in piedi la suddetta società e dunque si aprirebbero congiuntamente i licenziamenti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori”.

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