Le dimissioni del sindaco di Erchie, Pasquale Nicolì, sono diventate irrevocabili e la Prefettura di Brindisi ha avviato la procedura di scioglimento del consiglio comunale.
Nicolì si è dimesso il 2 febbraio scorso, poco meno di un mese dopo essere stato arrestato, il 9 gennaio, con l’accusa di concussione e abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti amministrativi compiuti durante il suo mandato, iniziato nel settembre del 2020.
Dopo l’arresto la prefettura, applicando la legge Severino lo sospese dall’incarico. Poi l’ormai ex primo cittadino rassegnò le dimissioni dalla carica in una lettera in cui respingeva tutte le accuse. Dimissioni che non sono state ritirate da Nicolì e così, scaduti i termini, la prefetta di Brindisi, Michela La Iacona, oltre all’avvio della procedura di scioglimento dell’assise cittadina ha nominato il viceprefetto vicario Antonio Giaccari commissario prefettizio, per la gestione del Comune di Erchie, fino alle prossime elezioni.