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Manfredonia, avvistata una lontra nell’Oasi Laguna del Re: «Ottimo lavoro svolto per la tutela dell’area»

Le telecamere dell'Oasi Laguna del Re di Manfredonia hanno ripreso una lontra, confermando di fatto la sua presenza nell'area protetta a distanza di qualche anno dal precedente avvistamento. A darne notizia è la stessa Oasi che sottolinea che «il video eccezionale certifica la presenza della lontra» e «consacra l'ottimo lavoro svolto finora per la tutela…

Le telecamere dell’Oasi Laguna del Re di Manfredonia hanno ripreso una lontra, confermando di fatto la sua presenza nell’area protetta a distanza di qualche anno dal precedente avvistamento.

A darne notizia è la stessa Oasi che sottolinea che «il video eccezionale certifica la presenza della lontra» e «consacra l’ottimo lavoro svolto finora per la tutela delle zone umide di Manfredonia».

La lontra è una specie protetta rarissima tipica dei fiumi e delle zone umide. Nel 1986, ricorda ancora l’oasi, dopo il censimento nazionale del Wwf «i risultati furono sconfortanti perchè la lontra risultò quasi completamente scomparsa in Italia. In Puglia, le residue popolazioni si limitavano esclusivamente lungo i fiumi Ofanto e Fortore in poche aree».

Negli anni a seguire dal 2000 in poi, grazie alla maggiore attenzione e protezione degli ambienti fluviali e alle zone umide, all’istituzione delle aree protette e alla rete natura 2000, la popolazione di lontre ha iniziato a riprendersi.

Il resto, si aggiunge, «è storia di oggi, con questo bellissimo video delle telecamere dell’oasi, segnale chiaro dell’importanza strategica delle zone umide del Golfo di Manfredonia per la tutela della biodiversità su scala nazionale».

Dall’oasi ribadiscono anche che «fra le minacce antropiche più gravi nei confronti di questa specie c’è la distruzione degli habitat che avviene tutt’oggi nonostante le norme e le leggi e segnaliamo senza dubbio anche l’impatto con gli autoveicoli e la conseguente frammentazione ambientale dovuto al fitto reticolo stradale con conseguente ritrovamento di esemplari deceduti per l’impatto con autoveicoli».

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