Sei mesi di reclusione. È la richiesta della Procura di Bari per l’ex consigliere regionale del Movimento 5 stelle Mario Conca, accusato di diffamazione nei confronti del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
I fatti si riferiscono al 2019 quando l’allora consigliere, con un post sui social, chiese chiarimenti sull’avvicendamento alla direzione degli affari legali e societari di Acquedotto Pugliese tra Veronica Arciuolo e Giorgio Savino. Arciuolo, scrisse Conca sui social, «sarebbe stata rimossa per concedere il coordinamento a Giorgio Savino, il figlio dell’ex presidente della Regione Puglia ed ex presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino».
Nel suo post, Conca concludeva: «La colpa dell’Arciuolo è forse quella di aver ridotto il contenzioso? Attendo una risposta dal presidente Emiliano e, per il bene dei pugliesi, spero che non ci si trovi davanti all’ennesimo incarico conferito per motivazioni ben diverse da quelle professionali, a cui, purtroppo, ci ha abituati».
Il governatore, dopo quel post, querelò Conca. Nella prossima udienza del 5 aprile è prevista la sentenza.