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Brindisi, ipotesi Zerbo: l’ex direttore generale dell’Alessandria potrebbe approdare in biancazzurro

Il Brindisi potrebbe essere vicino ad avere un nuovo direttore generale. Parliamo di Rinaldo Zerbo, immobiliarista torinese di origini calabresi, ex direttore generale dell’Alessandria. Suo figlio, Patrizio Zerbo, è stato tesserato a titolo definitivo dai biancazzurri qualche giorno fa e questo potrebbe far immaginare un approdo di Zerbo senior in terra pugliese in veste di…

Il Brindisi potrebbe essere vicino ad avere un nuovo direttore generale. Parliamo di Rinaldo Zerbo, immobiliarista torinese di origini calabresi, ex direttore generale dell’Alessandria.

Suo figlio, Patrizio Zerbo, è stato tesserato a titolo definitivo dai biancazzurri qualche giorno fa e questo potrebbe far immaginare un approdo di Zerbo senior in terra pugliese in veste di direttore generale. La sua esperienza all’Alessandria non è di certo andata nel migliore dei modi. Dopo poco più di un mese con i grigi, Zerbo fu licenziato.

In una nota dell’Alessandria si legge «la società comunica la rimozione da ogni tipo di incarico del dott. Rinaldo Zerbo con efficacia immediata e irrevocabile» a causa di «comportamenti da egli tenuti, poco urbani, e caratterizzati anche da minacce verso terzi, inclusi tifoseria, personale e la stampa». Qualche giorno dopo venne reintegrato in società con il ruolo di direttore amministrativo. La sua avventura con l’Alessandria, però, si complicò a novembre, quando venne denunciato da Ninni Corda, direttore dell’area tecnica dell’Alessandria. Corda, che è stato anche direttore generale e allenatore del Foggia, ha accusato Zerbo di averlo minacciato di morte e di aver minacciato la sua famiglia. A queste accuse è seguita una denuncia da parte di Corda, oltre che un duro comunicato da parte dell’Alessandria.

«La società prende atto – si legge in un comunicato dei grigi – delle ignobili minacce di morte e delle gravi accuse rivolte, dall’ex dg Rinaldo Zerbo all’attuale direttore Ninni Corda e ai suoi famigliari. Sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità visto che palesemente si configurano atteggiamenti e addirittura minacce di morte anche nei confronti di propri familiari. Con l’ausilio dei nostri legali e di tutte le forze di sicurezza della città gradiremmo l’allontanamento immediato di questo figuro che non è gradito al club e notoriamente né alla tifoseria e né ai cittadini alessandrini».

Insomma, una rottura totale quella tra Zerbo e il club, resa totalmente insanabile dalle dichiarazioni del presidente dell’Alessandria, Enea Benedetto, che lo accusò di «aver venduto Davide Lamesta, quasi a titolo gratuito a mia insaputa per far giocare in prospettiva il figlio». Zerbo ha sin dal primo momento rispedito al mittente le accuse, affermando di «non aver mai minacciato nessuno». Dopo Pierluigi Valentini il Brindisi potrebbe finalmente abbracciare il suo nuovo direttore generale: e potrebbe essere Rinaldo Zerbo.

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