«Baresi… secondi a nessuno». Uno striscione lungo 11 metri è stato esposto questa notte a Roma sul colle del Gianicolo, presumibilmente diretto a Luigi De Laurentiis – residente nella capitale – da parte dei tifosi del Bari. Il contenuto rimanda alla polemica per le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis, che mercoledì scorso nel corso di una conferenza stampa ha definito il Bari «la seconda squadra» del Napoli, suscitando le ire del sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro che sui social si è scagliato contro Aurelio De Laurentiis, definendo offensive le parole del patron della Filmauro, la società che detiene la maggioranza delle quote della SSC Napoli e della SSC Bari. Dalle dichiarazioni di De Laurentiis si è dissociato il figlio Luigi, presidente del Bari, che ha rivendicato la sua indipendenza nella gestione della squadra.
Lo stesso Aurelio con un post su X è tornato sull’argomento dicendosi dispiaciuto. «Il senso del mio ragionamento – spiega – era che avere come proprietà due squadre in due diverse categorie è un valore aggiunto per entrambe». Il chiarimento non ha convinto buona parte della tifoseria biancorossa e già mercoledì sera sono comparsi striscioni in vari punti di Bari che esprimevano l’insofferenza verso una proprietà nei confronti della quale è già in corso da tempo una contestazione da parte del tifo organizzato. Il malcontento è arrivato oggi fino a Roma, città sede della Filmauro.
In un clima che si preannuncia arroventato, questo pomeriggio intanto il Bari scenderà in campo nel match casalingo contro il Lecco, che segna anche l’esordio sulla panchina dei pugliesi di Giuseppe Iachini, il terzo allenatore della travagliata stagione di una squadra che dopo aver sfiorato a giugno scorso la promozione nella massima serie si trova attualmente al quindicesimo posto della classifica di serie B.