Beni per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro sono stati confiscati, dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Taranto, nei confronti di un uomo condannato per detenzione illegale di armi e con precedenti per associazione a delinquere, danneggiamento seguito da incendio, ricettazione, tentata estorsione e lesioni personali.
Il pregiudicato, stando a quanto accertato durante le indagini, dopo un lungo periodo di detenzione, avrebbe avuto nelle sue disponibilità redditi appena sufficienti a soddisfare le esigenze del proprio nucleo familiare ma, avvalendosi di presunti prestanome, avrebbe conseguito significativi incrementi patrimoniali reimpiegando profitti illeciti, reinvestiti in una serie di attività commerciali nel settore della ristorazione e del commercio di idrocarburi.
I beni erano stati sottoposti a sequestro preventivo nel luglio del 2022: si tratta di un fabbricato situato a Taranto, auto, polizze, compendi aziendali e quote di partecipazione al capitale di cinque imprese, con sedi a Taranto, operanti nei settori della ristorazione e del commercio di carburanti, oltre a disponibilità finanziarie.
