Non c’è due senza tre. Dopo il pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, conquistato grazie al settimo posto nella gara iridata dei dieci chilometri, e il bronzo mondiale arrivato nella prova sulla distanza dei cinque chilometri, il palmares di Domenico Acerenza, nuotatore potentino di 28 anni, si è fregiato anche di uno splendido argento iridato.
Ieri, infatti, con la staffetta 4×1500 che chiude il programma mondiale del nuoto di fondo a Doha, in Qatar, l’Italia, anche grazie alla prestazione del lucano, si è piazzata, per un soffio, in seconda posizione.
Giulia Gabbrielleschi (15 primi, 36 secondi e due decimi), Arianna Bridi (16 primi, 46 secondi e tre decimi), Gregorio Paltrinieri (15 primi, un secondo e quattro decimi) e Domenico Acerenza (16 primi, quattro secondi e tre decimi) hanno fermato il cronometro sul tempo di un’ora, tre minuti, 28 secondi e due decimi.
A conquistare il tetto del mondo è stata l’Australia, che ha trionfato in un’ora, tre minuti e 28 secondi netti, piazzandosi davanti alla staffetta azzurra per soli due decimi grazie allo sprint di Kyle Lee. La medaglia di bronzo è andata all’Ungheria in un’ora, quattro minuti, sei secondi e otto decimi, mentre ai piedi del podio si è fermata la Germania in un’ora, quattro primi, undici secondi e sei decimi.
Una vittoria soltanto sfiorata, ma il gruppo azzurro ha comunque sfoderato una prestazione monumentale. L’argento di Doha, inoltre, conferma l’Italia sul podio iridato per la quinta edizione consecutiva, dopo l’oro conquistato a Fukuoka (Giappone) nel 2023, il bronzo di Budapest (Ungheria) nel 2022, l’argento di Gwangju (Corea del Sud) nel 2019 e il bronzo a Budapest (Ungheria) nel 2017. Domenico Acerenza, invece, l’atleta potentino delle Fiamme Oro / CC Napoli, per la terza rassegna iridata consecutiva è salito due volte sul podio, portando il suo palmares a quota sette.
«Ce l’ho messa tutta – ha raccontato Acerenza, bronzo nella cinque chilometri come a Fukuoka 2022, a fine gara – Ho chiesto scusa ai ragazzi perché sono stati bravissimi. Ci siamo divertiti, ci proveremo alla prossima. In fondo lo spirito della staffetta è questo, anche se ovviamente mi dispiace non essere riuscito a mantenere il primo posto. Sapevo che sarebbe stato difficile staccare l’australiano. Così come sapevo che sarebbe rimasto nella mia scia. Ho provato nell’imbuto a destabilizzarlo con qualche cambio di direzione, ma è più veloce sul breve e non sono riuscito ad arginarlo».
L’atleta lucano, che tra l’altro si è laureato campione d’Europa della dieci chilometri, nei Mondiali di Doha ha già conquistato, oltre il bronzo nella cinque chilometri, anche il pass olimpico, già staccato nella prova sulla distanza doppia, per la gara nella Senna che nuoterà insieme a Paltrinieri. Durante la gara, infatti, Acerenza ha gradualmente aumentato il ritmo, conscio della velocità dell’australiano Kyle Lee. Il 29enne azzurro è stato determinato e negli ultimi metri ha gettato il cuore oltre l’ostacolo per evitare il sorpasso. Ma il testa a testa che ha portato al fotofinish ha sorriso all’atleta oceanico. Per la staffetta azzurra e per Acerenza resta però un meraviglioso argento. A un soffio dal tetto del mondo.