Abbandono incontrollato di rifiuti di tutti i tipi ed ecoballe e traffico di rifiuti: sono i due fenomeni all’attenzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari che stamattina ha fatto tappa a Bari, per un incontro in Prefettura.
L’abbandono dei rifiuti, ha sottolineato il presidente della Commissione, Jacopo Morrone, «deturpa una terra bellissima: bisogna capire chi sono i responsabili, non cittadini comuni ma altri incivili», mentre il traffico di rifiuti «parte dalla Campania, passa per la Puglia per poi arrivare all’estero».
In Puglia, ha aggiunto Morrone, «ci sono cave o gravine dove i rifiuti vengono abbandonati e bruciati. È un territorio da scoprire» sul quale «ci sono poche certezze, ma il fenomeno» dell’abbandono dei rifiuti «esiste».
Obiettivo della commissione, ha concluso il presidente, è «di collaborazione con le procure che svolgono le indagini. Ci è stato detto che le procure campane e pugliesi collaborano per cercare di terminare il traffico di rifiuti. A Roma faremo varie audizioni per approfondire e tenere accesi i riflettori» sul fenomeno.
«Quando parliamo di ecomafie parliamo di un fenomeno che ha a che fare soprattutto con gli imprenditori, non tanto con la criminalità organizzata. Ci sono imprenditori che hanno un know how, e che a volte si rapportano con la criminalità», ma che «smaltiscono illecitamente» rifiuti per ridurre le spese di smaltimento. Ha aggiunto, a margine dell’incontro con la delegazione della Commissione parlamentare sulle ecomafie, il procuratore di Bari, Roberto Rossi. «Tutti i rifiuti che si vedono in giro non sono causati dai cittadini – ha aggiunto – ma da imprenditori disonesti».
Rossi ha poi definito l’incontro di oggi «molto importante», perché in Puglia «la situazione è critica, a causa del traffico di rifiuti in arrivo dalle altre regioni. È un fenomeno su cui stiamo lavorando con le forze dell’ordine. Bisogna cercare di trovare soluzioni».
Il traffico di rifiuti, in Puglia, parte dalla Campania e poi va «verso l’estero», ha aggiunto Rossi, sottolineando come la zona più critica nella regione sia quella «del Foggiano».
La commissione (presenti anche Carla Giuliano e Marco Simiani) si è trasferita poi in contrada Cimirella a Barletta, in un terreno dove sono state abbandonate delle ecoballe. Un’ora dopo un nuovo vertice si terrà nella prefettura della città della provincia Barletta-Andria-Trani.
Domani la commissione si sposterà tra i comuni di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Manfredonia, prima di terminare la propria visita in Puglia.