C’è preoccupazione per la situazione del Taranto calcio e da più parti in città si alzano cori contro il sindaco Rinaldo Melucci.
La squadra locale di Lega Pro sarà obbligata a trasferirsi a Teramo per i prossimi due anni per le partite casalinghe, a causa dell’indisponibilità dello stadio Iacovone, che subirà i lavori di ristrutturazione in vista dei giochi del Mediterraneo 2026.
«Sono mesi che il presidente della squadra Massimo Giove cerca di sollecitare l’amministrazione comunale sulla problematica stadio», commentano i segretari cittadino e provinciale della lega Francesco Battista e Luigi Laterza. «Per una società come il Taranto, la voce relativa agli incassi delle partite casalinghe è la maggior fonte di sostenibilità economica ed è chiaro che i mancati introiti provocherebbero un danno irreparabile. La scelta di trasferire la squadra a Teramo solleva interrogativi sulla ricerca di alternative più vicine geograficamente, evitando così la perdita della presenza del pubblico sugli spalti. Riteniamo che altre sedi nelle vicinanze di Taranto debbano essere considerate attentamente, preservando l’importanza del legame tra la squadra e la comunità locale». Per la Lega «è fondamentale che il sindaco, almeno questa volta, sia al fianco della società supportando e facendosi carico di interloquire con altre amministrazioni comunali per evitare lo svolgimento delle partite casalinghe a distanze siderali dalla nostra città, così da garantire la presenza dei tifosi allo stadio e la continuità del calcio professionistico a Taranto».
Al coro si aggiunge anche Giovanni Agnusdei, del Partito Liberale Italiano. «L’incresciosa vicenda dello stadio Iacovone – dice – torna a mettere a dura prova la pazienza della tifoseria ionica. Entro il 5 maggio la società dovrà indicare l’impianto dove disputare la prossima stagione. Gli interminabili ritardi causati dall’amministrazione Melucci, incapace di tirare fuori un progetto decente dal 2019 fino a pochi mesi fa, nonostante le tante sollecitazioni ricevute, stanno danneggiando pesantemente il Taranto Calcio e tutto il popolo rossoblù. La squadra rischia di dover fare le valigie per due anni, senza poter utilizzare lo stadio “Salinella” che, a partire da quest’estate, sarà sottoposto ai lavori di ristrutturazione. E anche l’opzione Vibo Valentia, significherebbe partite in casa a 300 chilometri dalla nostra città».
Il Pli si rivolge direttamente al commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese e ai vertici della Figc, chiedendo di fare il possibile per ottenere l’omologazione di Lega Pro dell’impianto sportivo di Faggiano.