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Sgarbi si dimette. «Riferirò a Meloni. Preferisco parlare di arte»

Vittorio Sgarbi si dimette da sottosegretario alla Cultura. È quanto ha annunciato venerdì lo stesso critico d'arte dal palco dell'evento 'La ripartenza - liberi di pensare', organizzato da Nicola Porro. «Comunico ai giornalisti, che se lo potevano aspettare, che mi dimetto da sottosegretario con effetto immediato. Scriverò una lettera alla Meloni». «Io sono solo Vittorio…

Vittorio Sgarbi si dimette da sottosegretario alla Cultura. È quanto ha annunciato venerdì lo stesso critico d’arte dal palco dell’evento ‘La ripartenza – liberi di pensare’, organizzato da Nicola Porro. «Comunico ai giornalisti, che se lo potevano aspettare, che mi dimetto da sottosegretario con effetto immediato. Scriverò una lettera alla Meloni». «Io sono solo Vittorio Sgarbi, non sono più sottosegretario. Non voglio essere sottosegretario» ha detto.

«Mi dimetto e lo faccio per voi», aggiunge Sgarbi, parlando alla platea che stava seguendo la sua lecture su Michelangelo. «L’Antitrus ha detto che non potrei parlare di arte per evitare il conflitto d’interesse. E quindi vorrei annunciare qui le mie dimissioni» ha concluso Sgarbi.

Il critico è finito nella bufera anche per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: non avrebbe pagato debiti per 715mila euro, accuse da lui respinte in pieno.

Solo una settimana fa le opposizioni si erano compattate alla Camera in vista della discussione in aula di Sgarbi. A Montecitorio è stata infatti depositata una mozione unitaria Pd, M5s, Avs che impegna il governo “ad avviare immediatamente le procedure di revoca, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri, della nomina a sottosegretario di Stato del professor Vittorio Sgarbi”.

Intanto Vittorio Sgarbi è stato condannato due giorni fa a una pena pecuniaria di 2.000 euro per l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti dell’ex sindaca della Capitale, Virginia Raggi. Il giudice monocratico di Roma ha disposto anche una provvisionale di 20mila euro a favore di Raggi. I fatti riguardavano alcune frasi pronunciate dall’ormai ex sottosegretario ai Beni Culturali nella trasmissione tv Matrix il 21 febbraio del 2018, prima delle elezioni politiche, quando Sgarbi attaccò Raggi per il previsto abbattimento di un edificio liberty in Piazza Caprera, nel quartiere Trieste.

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