È un’adesione corale, quella che si sta registrando da ieri mattina da parte dei Municipi lucani al “Tavolo permanente no scorie”, istituito su iniziativa del Comune di Matera. Ne dà notizia l’amministrazione comunale della città dei Sassi, dopo l’assise aperta tenutasi nell’auditorium cittadino lo scorso 29 dicembre 2023. Infatti, oltre ai primi Comuni costituenti, tra in poche ore hanno aderito 87 Comuni lucani al Tavolo contro i rifiuti nucleari tra cui: Grumento Nova, Grottole, Calvello, Brienza, Spinoso, Potenza, Tursi, Oliveto Lucano, Bernalda e poi: San Chirico Raparo, San Martino d’ Agri, Maschito, Irsina. Quasi tutta la Basilicata, insomma, superando gli steccati di partiti e schieramenti ha deciso di prendere parte a quella che si preannuncia una battaglia soprattutto politica.
«Davvero un bel messaggio di unità regionale» ha commentato il sindaco di Matera, di fronte alla scellerata ipotesi di collocare il Deposito unico delle scorie nucleari in uno dei 14 siti individuati dalla Carta nazionale “Cnapi” tra Basilicata e Puglia murgiana. Sono numerose le adesioni e sottoscrizioni del documento, redatto all’insediamento del Tavolo di Matera. Una presa di posizione importante, che si allarga alla quasi totalità dei Comuni lucani e molti si aggiungeranno perché l’elenco è ancora aperto alle adesioni. Un forte fronte comune contro l’ipotesi della Cnapi, vista come un fattore negativo da tutti.
«Sottolineo anche la grande valenza politica di questa unione, perché è in quest’ambito che ci muoveremo compatti nei confronti del Governo nazionale. Chiederò al presidente del consiglio comunale di riconvocare presto il Tavolo permanente a Matera ¬-conclude Bennardi- allargando ulteriormente il fronte ai vicini Comuni pugliesi, per decidere insieme i primi passi da compiere non escludendo il ricorso al Tribunale amministrativo regionale, come fatto nei giorni scorsi dai Municipi laziali della Tuscia».