Lo strappo di nove dirigenti, che due giorni fa hanno annunciato il proprio sostegno a Michele Laforgia, ha costretto il Partito democratico ad accelerare nella scelta del candidato sindaco in vista delle comunali dell’8 e 9 giugno. E, alla fine, i dem hanno deciso di tirare dritto e di puntare su Vito Leccese, ex parlamentare e oggi capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, la cui scelta dovrebbe essere ufficializzata stamani con una nota della segreteria nazionale del partito.
Ma come si è arrivati all’individuazione di Leccese? Giovedì la presidente barese Titti De Simone, insieme con altri otto dirigenti, si è schierata apertamente a favore di Laforgia, leader dell’associazione “La Giusta Causa”. «Se non c’è convergenza su un nome, perché non puntare sull’unico candidato certo?», questo il ragionamento dei “frondisti”. A quel punto, i vertici locali del Pd si sono riuniti per studiare le contromosse. Presenti tutti i big, a cominciare dal governatore Michele Emiliano e dal sindaco Decaro. Alla fine quest’ultimo è riuscito a imporre la propria linea: il candidato sarà un suo fedelissimo, presentato come nome condiviso e quindi capace di superare le contrapposizioni interne tra il parlamentare Marco Lacarra e gli assessori Pietro Petruzzelli e Paola Romano che ormai da mesi scalpitano per ottenere la “nomination”.
Niente primarie, dunque, almeno all’interno del Pd: una decisione che ha fatto storcere il naso a chi invece aveva sempre spinto affinché il candidato sindaco dem fosse scelto dagli iscritti. E tra questi, secondo voci di corridoio, c’è il governatore Emiliano che però avrebbe ceduto per non creare un’ennesima spaccatura nel partito guida della coalizione. Resta da vedere, adesso, quali saranno le mosse della componente civica della coalizione. Il nome di Leccese, infatti, non è gradito a tutti gli esponenti di Con, la lista che è diretta emanazione di Emiliano: due portatori di voti come Nino Anaclerio, padre della consigliera comunale Alessandra, e Francesco Giannuzzi, capogruppo in aula Dalfino, in tempi non sospetti hanno fatto sapere di puntare su Laforgia, la cui popolarità è sensibilmente cresciuta negli ultimi mesi.
Nel frattempo la scelta di Leccese, due volte deputato con i Verdi prima di diventare il cardinale Richelieu del Comune di Bari, dovrebbe essere ufficializzata stamani attraverso una nota della segreteria nazionale del Pd. Anche questo non è un dettaglio da trascurare: il fatto che la comunicazione giunga direttamente dal Nazareno, quindi non dai vertici baresi o pugliesi, dimostra il sostegno che il gruppo capitanato dalla segretaria nazionale Elly Schlein vuole garantire alla “operazione Leccese”.