Un detenuto del carcere di Foggia aveva un micro cellulare con sim e carica batteria e alcune dosi di hashish e cocaina. A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia penitenziaria che hanno posto sotto sequestro il materiale ritrovato.
Lo riferisce il segretario generale aggiunto dell’Osapp, Pasquale Montesano. «Da tempo – denuncia – la casa circondariale di Foggia è sede di emergenze di tale rilevanza da far temere che il verificarsi dei giornalieri eventi critici soprattutto ai danni del locale personale di polizia penitenziaria possa degenerare, prima o poi, in eventi di irrecuperabile drammaticità. Oggi dobbiamo affermare in maniera esplicita e determinata l’assenza del mondo politico e dell’amministrazione centrale nonostante la casa circondariale di Foggia necessiti di tutto».
Il carcere di Foggia conta una presenza di circa 600 detenuti a fronte di un organico di 240 operatori di polizia penitenziaria che, stando ai dati forniti dal sindacato, dovrebbero essere 261.
«L’invito – conclude il segretario Montesano – è quello di intraprendere iniziative urgenti in termini di opportuno e forte richiamo ad un maggiore senso di responsabilità amministrativa da parte delle autorità politiche del dicastero».