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In attesa del Giubileo 2025: anche la città di San Pio tra le mete scelte dal turismo religioso

Tra meno di un anno il Santo Padre, Papa Francesco, aprirà la porta Santa della basilica di San Pietro a Roma, il 24 dicembre, prima della messa di Natale, dando inizio al giubileo del 2025. Un evento per cui si annuncia la grande ripresa del turismo religioso, come conferma l’associazione “Ospitalità religiosa Italia”, nel report…

Tra meno di un anno il Santo Padre, Papa Francesco, aprirà la porta Santa della basilica di San Pietro a Roma, il 24 dicembre, prima della messa di Natale, dando inizio al giubileo del 2025. Un evento per cui si annuncia la grande ripresa del turismo religioso, come conferma l’associazione “Ospitalità religiosa Italia”, nel report relativo ai dati del 2023 in cui sottolinea una crescita del 46 per cento di richieste di soggiorno sul 2022 e anche un più 16 sul 2019, anno pre pandemia.

E la Puglia non vuol mancare l’appuntamento con i pellegrini: in particolare San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, capitale regionale della cultura per quest’anno, si stanno attrezzando per ospitare quanti da Roma e non solo vorranno visitare la tomba di Padre Pio e la basilica dell’Arcangelo. Ovviamente, anche le altre città pugliesi con le loro cattedrali e con i centri storici risalenti al medioevo quando i pellegrini e i soldati di tutta Europa giungevano sulle coste pugliesi per imbarcarsi verso la Terra Santa vogliono essere della partita.

Ma chi è il pellegrino tipo su cui si punta? Secondo Fabio Rocchi, presidente di “Ospitalità religiosa” «Il pellegrino religioso è principalmente donna, in maggioranza adulta ma non anziana, già in pensione, mentre il 41 per cento ha un’età compresa tra 30 e 50 anni. Il periodo preferito è la bassa stagione e la spesa media al giorno è di circa 51 euro a persona». E questo si riverbera sull’offerta turistica: «si va verso un’ospitalità che sia anche occasione concreta di contribuire alle necessità di chi vive in stato di bisogno, senza per questo rinunciare alle comodità di un’accoglienza familiare e destinata a diventare una vera esperienza di vita con il turismo religioso che favorisce la destagionalizzazione» e lo sa bene la Regione Puglia che su queste politiche insiste nel promuovere e finanziare progetti, come in occasione dei riti della settimana Santa. Un percorso, annota sempre Rocchi «che stanno seguendo anche al Ministero».

Infatti, secondo quanto sostiene la ministra Daniela Santanchè «Il Giubileo del 2025 che si terrà a Roma consoliderà i dati record del turismo religioso, offrendo un’esperienza straordinaria per i visitatori provenienti da tutto il mondo, contribuendo al tempo stesso a valorizzare e ad accrescere ulteriormente non solo il comparto, ma tutta la nazione». Anche una indagine dell’Isnart, parla di 5,6 milioni di visitatori religiosi ogni anno. Numeri che si annunciano per l’appunto in crescita. Anche in Puglia.

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