Ci sarebbero tre indagati – un dirigente e due funzionari – per la vicenda dei servizi cimiteriali di Foggia. Il blitz della Guardia di Finanza negli uffici comunali di via Protano ha provocato in Città, non tanto per la presenza dei finanzieri negli uffici comunali, quanto per l’accelerazione data a una questione che era sulla bocca di tutti da tempo, visto che già da quasi un anno era diventato motivo di chiacchiere l’affidamento del servizio alla Ctm srl, di Gianni Trisciuoglio e Marco Insalata, a cui venne affidato l’appalto multimilionario del valore di 18, 5 milioni di euro per la gestione del cimitero del capoluogo daunio. Un’aggiudicazione che è finita all’attenzione della Procura di Foggia, forse per un esposto presentato – pare da una ditta concorrente della Ctm srl – o forse per le numerosi dubbi avanzati da Confindustria e Ance sul sistema di valutazione adottato per l’aggiudicazione della gara, dove offerta tecnica ed economica presentavano enormi discrepanze di valutazione.
Il filone d’indagine, invece, potrebbe essere partito da una intercettazione, captata dai finanziari nel contesto della gara di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti del capoluogo daunio, affidato per 9 anni all’Amiu Puglia SpA. Servizio affidato dalla struttura commissariale che aveva guidato il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose. Da corso Garibaldi non arrivano commenti. Resta da comprendere se la visita dei finanzieri sia solo per gli esiti della gara – tra l’altro sul sito comunale non sono pubblici gli atti finali – oppure anche per eventuali contestazioni finanziarie, sollecitate dall’Agenzia delle Entrate.
Intanto, in una nota la Prefettura precisa che «Nel 2022 sono stati adottati 21 provvedimenti interdittivi antimafia di cui 12 dal 4 agosto, data di insediamento dell’attuale prefetto Maurizio Valiante. 30, invece, le interdittive nell’anno 2023».