«La Basilicata ha bisogno di rimettere al centro le grandi battaglie ambientaliste e di tutela del territorio. È molto preoccupante quanto sta avvenendo a Guardia Perticara e a Pisticci in merito all’ampliamento di due discariche di rifiuti urbani e speciali e occorre sostenere il Comitato civico SalvaGuardia e le altre associazioni civiche lucane che da anni si battono per evitare che i progetti vadano avanti» sostiene, Ambrogio Carpentieri, coordinatore del Movimento Equità Territoriale Basilicata.
A Pisticci tutto inizia nel 1992, con l’autorizzazione di una discarica tipo 2B a favore della ditta Ecobas S.r.l., e negli stessi anni viene autorizzata una discarica dello stesso tipo a Guardia Perticara alla ditta Semataf. Seguono negli anni vari ampliamenti, varia la tipologia delle discariche, si parla di rifiuti speciali non pericolosi, ma vengono autorizzati anche settori per ospitare rifiuti pericolosi in percentuale del 15%. A maggio 2023 viene presentato il progetto di ampliamento della discarica di Pisticci per una volume complessivo di 300.000 mc. L’ampliamento della discarica di Guardia viene presentato nel 2017 per 547.180 mc lordi, quantitativo da sommare ai 604.000 mc autorizzati precedentemente, anche questo chiamato “ampliamento”.
«Purtroppo, – spiega Carpentieri – nonostante tutto quello che è stato fatto, è noto che rispetto alla discarica di Guardia Perticara il Tar Basilicata ha respinto due circostanziati ricorsi, e prima ancora le richieste di sospensiva, presentati dal Comitato SalvaGuardia e dal Comune di Guardia. Ora, l’unica possibilità rimasta potrebbe essere quella di appellarsi al Consiglio di Stato.
Ma a parte queste importanti azioni di carattere giuridico, che troppo spesso non portano alla soluzione dei problemi, in quanto i cavilli giuridici, le maglie aperte delle norme vigenti e le scelte scellerate di certa politica sostengono chi mette le questioni ambientali in secondo piano, è necessario portare avanti il lavoro di denuncia e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica».
Tornando alla sentenza del Tar, il Comitato SalvaGuardia ha fatto sapere che per il Tribunale amministrativo lucano le evidenti violazioni di legge ed gli eccessi di potere, da parte degli uffici regionali, vengono considerati come ‘determinazioni rientranti nell’ambito della discrezionalità tecnico amministrativa’.
«Un vero e proprio assurdo, se si considera che già negli anni passati fu riscontrato che la discarica provocava il superamento dei valori limite di legge» per solfati e fluoruri nelle acque sotterranee che scorrono sotto l’impianto del piccolo centro lucano dell’area Pollino, che, è bene ricordarlo, è conosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia.
Rispetto alla discarica Pantone di Pisticci, stando sempre alle informazioni diffuse dal Comitato civico, sembra che la situazione stia andando nella stessa direzione di Guardia Perticara e il progetto di ampliamento, dopo aver affrontato la fase delle valutazioni ed osservazioni, si appresta a superare l’iter di approvazione.