È partita la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) per la realizzazione del parco eolico offshore galleggiante Odra che Renantis e BlueFloat Energy intendono realizzare al largo della costa meridionale salentina.
Dopo oltre un anno di ricerche, è stato sottoposto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) e al ministero della Cultura (MiC), lo studio di impatto ambientale.
Il progetto prevede la collocazione di 90 aerogeneratori galleggianti per una capacità installata massima prevista di oltre 1.300 megawatt e una produzione attesa di circa 4 miliardi di Kwh/anno, equivalente al consumo di oltre 1 milione di famiglie italiane, evitando l’immissione in atmosfera di più di 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.
L’investimento complessivo per la costruzione e lo sviluppo di Odra è stimato in oltre 4 miliardi di euro.
Sul fronte occupazionale si stimano 1.500 posti di lavoro diretti medi per le fasi di produzione, assemblaggio e costruzione del parco, con picchi fino a 4.000 durante i periodi di massima attività e più di 150 posti di lavoro permanenti, stimati per l’intera operatività del parco eolico, ossia trent’anni.
Ksenia Balanda, direttore generale di Renantis-BlueFloat Energy partnership per l’Italia, parla di un «progetto ottimale da un punto di vista tecnico, ambientalmente sostenibile e di forte contributo alla crescita dell’economia locale. Per raggiungere l’obiettivo della prima produzione di energia entro la fine del decennio, continueremo a perfezionare tutti gli aspetti legati alla costruzione e all’esercizio del nostro parco eolico, assicurando fin d’ora le migliori soluzioni possibili».