Quattordici trapianti di rene da vivente sono stati eseguiti nel 2023 al Policlinico di Bari con procedura laparoscopica robot assistita. L’ospedale universitario barese si attesta, così, come primo centro in Italia per l’esecuzione di questa procedura che, tuttavia, rappresenta solo una parte degli 89 trapianti di rene eseguiti dall’unità operativa di urologia diretta dal professor Pasquale Ditonno nell’ultimo anno.
Nel dettaglio sono stati eseguiti 54 trapianti di rene singolo, 14 di rene doppio e 21 da donatore vivente.
Negli ultimi 5 anni, al Policlinico di Bari, è stata introdotta nella tecnica laparoscopica tradizionale per il prelievo del rene da donatore sano, la chirurgia robot assistita, che ha ulteriormente migliorato i benefici della procedura. E da quest’anno è stato prima sperimentato e poi è diventato uno standard anche il contemporaneo trapianto con tecnica robotica.
«Un risultato possibile grazie agli investimenti del Policlinico di Bari in tecnologia robotica che negli ultimi cinque anni, anche durante il periodo Covid, non si sono fermati», evidenzia il direttore generale Giovanni Migliore. «Il prelievo robot-assistito di rene da un donatore vivente e il contemporaneo trapianto sempre seguito con tecnica robotica rappresentano – aggiunge – due procedure di altissima chirurgica che si caratterizzano per l’elevata complessità tecnica e organizzativa, motivo per cui i centri dove questo tipo di procedure si realizzano sono pochissimi in tutto il mondo».
I vantaggi della robotica, spiega il professor Ditonno, «sono per il chirurgo il maggiore dettaglio del campo operatorio e una maggiore precisione strumentale. Per i pazienti invece il minor rischio di infezioni nella sede del trapianto, meno dolore postoperatorio e degenza ospedaliera ridotta oltre a un’incisione chirurgica cosmeticamente più accettabile e assimilabile a quella ancora più piccola di un parto cesareo».
Nell’esecuzione di questo intervento sono necessarie tre équipe chirurgiche, due sale operatorie e due robot chirurgici con una attenta sincronizzazione dei tempi: un’équipe dedicata al prelievo del rene dal donatore, una seconda per la preparazione al banco del rene ed una terza per l’esecuzione del trapianto.