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Mafia e politica: 29 arresti. In carcere il sindaco di Statte – VIDEO

Un nuovo terremoto giudiziario sconquassa la politica nel Tarantino. In carcere finisce il sindaco di Statte Franco Andrioli e due suoi assessori...

Un nuovo terremoto giudiziario sconquassa la politica nel Tarantino. In carcere finisce il sindaco di Statte Franco Andrioli e due suoi assessori, Ivan Orlando e Marianna Simeone, accusati di scambio elettorale politico-mafioso col clan guidato da Davide Sudoso e Giulio Modeo, quest’ultimo figlio di Tonino Modeo, detto il Messicano, esponente della storica famiglia criminale operante nel Tarantino negli anni Novanta.

Il sodalizio criminale che secondo la procura antimafia dettava legge a Statte è il clan Cesario, retto poi dal duo Mastrochicco-Bello, già condannati in via definitiva ed ereditato da Sudoso. Il core business, era nel traffico di droga, estorsioni, intestazioni fittizie di attività.

Sono 29 in tutto le persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare, 26 in carcere e tre ai domiciliari firmate dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del sostituto procuratore antimafia Stefano Milto De Nozza.

Per l’accusa non solo Orlando avrebbe elargito somme di denaro nei confronti di Sudoso, ma Andrioli e Simeone (sorella di un presunto membro dell’associazione) avrebbero erogato buoni pasto da elargire agli elettori. I presunti favori sarebbero consistiti anche nel rilasciare permessi di occupazioni di suolo pubblico e lavori pubblici.

In carcere è finito anche il dirigente dell’Amiu di Taranto Rocco Lucio Scalera (fratello del consigliere regionale Antonio), che avrebbe promesso a Modeo l’assunzione nella società municipale di igiene come ricompensa per il sostegno elettorale ad Andrioli e per l’appoggio alle regionali del 2020.

Nell’inchiesta sono coinvolte in tutto sessanta persone, tra le quali anche il comandante della Polizia Locale di Statte, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli oltre 90 capi d’accusa, anche l’estorsione aggravata dal metodo mafioso, il trasferimento fraudolento di valori, la detenzione di armi, la cessione di stupefacenti, danneggiamento, rissa, lesioni personali.

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