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Sicurezza, ambiente e accessibilità: Cobar e Mer Mec “migliorano” il progetto del Bus rapid transit a Bari

Aumento delle aree permeabili, nuovi edifici al servizio degli utenti, ulteriori stalli di sosta per bus ordinari e per le vetture dell’innovativo servizio di mobilità. Rti Cobar e Mer Mec, parte dell’ati aggiudicataria dell’appalto, hanno apportato migliorie tecniche e funzionali a tre dei quattro capolinea del progetto Bus rapid transit. L’obiettivo è di rendere il…

Aumento delle aree permeabili, nuovi edifici al servizio degli utenti, ulteriori stalli di sosta per bus ordinari e per le vetture dell’innovativo servizio di mobilità. Rti Cobar e Mer Mec, parte dell’ati aggiudicataria dell’appalto, hanno apportato migliorie tecniche e funzionali a tre dei quattro capolinea del progetto Bus rapid transit. L’obiettivo è di rendere il progetto, già di per sé rivoluzionario, ancora più efficiente in termini di mobilità e sicurezza.

Capolinea di via Maratona

Per il capolinea di via Marconi, le migliorie apportate puntano ad ottimizzare sicurezza e accessibilità, riducendo le distanze pedonali per l’interscambio tra i mezzi del Brt e del trasporto pubblico locale. Vengono aumentate le aree permeabili (aiuole e zona sosta dedicata), con quaranta nuove alberature di piantumare. Ancora: sarà realizzato un edificio a servizio del personale e degli utenti, 16 stalli di sosta lungo via Maratona, 17 dedicati al personale, nove dedicati alle persone con diverse abilità, sei alle vetture Brt e tre installazioni per ricariche pantografo.

Capolinea di via Aquilino

Novità anche per il capolinea di Japigia, posto di fronte al comando della polizia locale. Le varianti, che puntano a rendere flessibile e affidabili il nodo, prevedono l’inserimento di un nuovo tronco di scambio per ottimizzare le manovre in approccio e in partenza delle linee rossa e verde, la realizzazione di un edificio al servizio di personale e utenti, tre stalli per i bus ordinari con colonnina per la ricarica e cinque stalli per vetture Brt con tre installazione per le ricariche del pantografo.

Capolinea piazza Moro

Quello di Murat rappresenta il nodo trasportistico più complesso, poiché convergono tre delle quattro reti ferroviarie che servono il capoluogo. Le migliorie prevedono l’eliminazione degli attraversamenti stradali per gli utenti Brt di interscambio e diretti alle stazioni, due stalli e una piazzola per ciascuna delle linee rossa, blu e lilla e tre per il tpl, la verifica degli ingombri manovre dei mezzi, e l’affiancamento delle fermate delle tre linee.

Per quanto riguarda il layout di fermata e le pensiline, l’ati ha recuperato alcune soluzioni di prima scelta applicate nel mondo. Sulle pensiline di fermata, le aziende hanno agito accorpando verso il lato di coda della strutture le sedute, originariamente distribuite in modo simmetrico, alla luce dell’esiguità degli spazi. In termini di accessibilità, i percorsi per ipovedenti sono stati completati con mappe tattili alle estremità di accesso della banchina, optando per l’adozione di cordoli di estremità della banchina opportunamente sagomati. Novità anche sul fronte dell’illuminazione e sicurezza, con l’installazione di due lampioni a led da palo alti quattro metri, e dell’intermodalità, con l’implementazione di rastrelliere per l’alloggi di bici e monopattini. Verranno, infine, integrate le funzionalità del monitor con touch-screen frontale, sistema di comunicazione 4G e unità di rielaborazione dati.

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