C’è anche un ex assessore e consigliere comunale di Manfredonia tra gli indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Foggia che, stamattina, ha portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari e perquisizioni per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’operazione, che ha portato all’arresto di 5 persone, sono impegnati i finanzieri della compagnia di Manfredonia in collaborazione con il nucleo di polizia economico finanziaria del capoluogo dauno, i gruppi di Lodi e Verona e il supporto delle unità cinofile e di un elicottero della sezione aerea di Bari.
Le indagini sono partite a marzo dello scorso anno a seguito del sequestro di 18 chili di hashish durante un controllo stradale a Manfredonia: l’uomo alla guida dell’auto non si era fermato all’alt imposto dalle forze dell’ordine e si era dato alla fuga ma è stato raggiunto dalla Guardia di finanza. L’uomo ha abbandonato il veicolo e il carico di droga ed è riuscito a fuggire a piedi nelle campagne.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti indizi su sette indagati, cinque dei quali arrestati oggi (quattro sono finiti in carcere e uno agli arresti domiciliari), che avrebbero movimentato «ingenti quantitativi di droga» con il nord Italia.
La base logistica dell’organizzazione era a Manfredonia e si concentrava soprattutto nei lidi balneari.
La droga veniva denominata “Gorilla“, “Ferrari” o “Porsche” a seconda delle diverse qualità contraddistinte dalle immagini impresse sui panetti.
Nel giugno scorso un corriere è stato arrestato in flagranza di reato durante un posto di controllo sulla statale garganica, mentre trasportava 25 chili di hashish partiti da Manfredonia.
Nel corso delle indagini sono stati finora sequestrati oltre 43 chili di hashish corrispondenti a circa 500mila dosi.
L’ex assessore di Manfredonia è indagato per favoreggiamento.