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Il ritorno di Ginger e Fred: al teatro Verdi di Brindisi l’omaggio a Federico Fellini

Monica Guerritore porta in scena per la prima volta in teatro il capolavoro di Federico Fellini “Ginger & Fred”. Lo spettacolo, con l’adattamento e la regia di Monica Guerritore che ne è interprete con Pietro Bontempo e una compagnia di dieci attori, sarà in scena a Brindisi nel Nuovo Teatro Verdi martedì 23 gennaio. In…

Monica Guerritore porta in scena per la prima volta in teatro il capolavoro di Federico Fellini “Ginger & Fred”. Lo spettacolo, con l’adattamento e la regia di Monica Guerritore che ne è interprete con Pietro Bontempo e una compagnia di dieci attori, sarà in scena a Brindisi nel Nuovo Teatro Verdi martedì 23 gennaio.

In primo piano l’amara rappresentazione della volgarità della televisione e della pubblicità, che nel 1986 Federico Fellini portò sul grande schermo con Giulietta Masina e Marcello Mastroianni. Amelia Bonetti e Pippo Botticella, in arte Ginger e Fred, due ex ballerini un tempo famosi, sono invitati a partecipare allo show di Natale di una televisione privata. Accettano nell’idea di ritrovare la magia del palcoscenico e forse, almeno per Amelia, un sentimento negato in gioventù. Scaricati in un piazzale deserto davanti a un albergo a cui è andata via la luce, si ritrovano insieme a un gruppo di sosia con cui pensano inizialmente di non avere nulla in comune. Prima che il teatro diventi lo studio dello show e il presentatore, come il domatore di un circo, la faccia entrare, questa piccola umanità di personaggi bizzarri si imporrà intenerendo il pubblico per la realtà delle loro vite fatte di solitudine, piccole ambizioni e basse aspirazioni.

Un dedalo come un calderone indistinto, sul quale Fellini fa stagliare magnificamente la dolcissima e crepuscolare poesia dei due protagonisti. Un tempo era il loro talento a essere ammirato, a brillare sotto le luci dei riflettori, erano loro a effondere luce. Adesso sono lì per ritrovare quel filo nascosto che aveva tessuto la trama della loro coppia artistica e forse pure intima a cui, per età e convenzioni, Ginger aveva rinunciato lasciando Fred solo e spaesato. Si ritrovano e cercheranno di riannodare quel filo mentre Fellini fotografa con impressionante realismo la meccanica spietata del carrozzone televisivo. Così, ai due nostalgici protagonisti, non resta che quell’ultima danza per sentirsi ancora vivi e non più relitti di una società che sprofonda nell’indifferenza. Prima che la luce si spenga e la realtà torni a essere un’accolita di fantasmi.

Ginger e Fred balleranno e per un momento saranno di nuovo insieme, come nel ricordo, in quel tempo che non c’è più: tutto comico e tragico allo stesso tempo, nell’esaltazione di un’attesa che li porterà per pochi attimi sotto le luci dei riflettori. «La mia – ha detto Monica Guerritore – non è una mera trasposizione scenica ma una vera e propria rilettura ‘politica’ dell’intuizione felliniana oggi più che mai attuale».

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