Braccio di ferro ieri, nella conferenza dei capigruppo, per stabilire in quale Commissione consiliare (prima o terza) esaminare la proposta di legge Omnibus.
Un “casus belli” scoppiato dopo che, agli inizi di gennaio, il presidente della Commissione Bilancio (la prima, appunto), Fabiano Amati, aveva riunito i 66 articoli dell’Omnibus e se li era “autoassegnati” in Commissione. Una “violazione” del regolamento prontamente stigmatizzato con una nota al fulmicotone dalla presidente del Consiglio pugliese Loredana Capone a cui spetta il compito di assegnare le leggi nelle varie Commissioni. E così ieri la questione è stata riesaminata nella capigruppo dov’è emersa una crepa in seno alla maggioranza, con Pd e Con favorevoli a lasciare l’omnibus nelle mani del presidente Amati, e la presidente Capone, con i Cinque Stelle e altre civiche, che hanno preteso di assegnarlo alla Commissione Sanità, vista la preponderanza di emendamenti riguardanti proprio il tema dell’assistenza medica (33 articoli su 63). Alla fine l’esame in sede referente è stato smistato in Commissione Sanità per il prossimo 22 gennaio con l’ok di tutti i capigruppo. L’occasione anche per accantonare la stesura iniziale del presidente Amati per sostituirla con il nuovo “Omnibius” riscritto dagli uffici.
In prima Commissione, invece, s’è tenuta la seduta di aggiornamento sui lavori dei nuovi ospedali pugliesi. Per l’ospedale “San Cataldo” di Taranto l’andamento del cantiere prosegue spedito con l’emissione di 40 stati di avanzamento pari a circa l’89% dell’opera, con una presenza di maestranze di 280 unità a cui si aggiungono 35 tecnici e assistenti. La consegna resta fissata per il 30 giugno 2024 contestualmente con le aggiudicazioni delle gare per l’installazione degli arredi e attrezzature, per la quale si arriverà a luglio 2025. Sul punto il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Di Gregorio, ha sollecitato nell’ambito del progetto la realizzazione del polo didattico da 35 milioni di euro. Ieri è pervenuta in Commissione la progettazione, ma adesso, così come ha chiesto Di Gregorio, «vanno individuati al più presto i finanziamenti per il centro di formazione».
Per il nosocomio di Monopoli-Fasano, invece, fa discutere la nuova pronuncia del Comitato tecnico consultivo che ha assegnato altri 146 giorni di proroga alla ditta che sta eseguendo i lavori e circa dieci milioni di euro aggiuntivi fra mancate penali e lavori non svolti. Circostanza contestata dal presidente Amati che ha chiesto alla Asl di Bari di presentare ricorso contro la decisione del Comitato.