Il no alle primarie? Una condizione «essenziale per sedere al tavolo della costituenda coalizione» di centrosinistra. Così Raimondo Innamorato e Leonardo Donno, rispettivamente coordinatori provinciale e regionale del Movimento Cinque Stelle, all’indomani della riapertura del dibattito sui gazebo.
L’ipotesi di ricorrere alle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative di giugno, pareva definitivamente tramontata, salvo riapparire negli ultimi giorni. Ma i pentastellati, sin dall’inizio ostili alla consultazione pre-elettorale, ribadiscono la loro posizione rispetto ai gazebo, minacciando di abbandonare il tavolo di coalizione se dovessero celebrarsi.
«Ribadire ancora la necessità delle primarie dopo averle archiviate e superate da settimane, definisce la volontà di voler minare l’unità della coalizione – sono le parole perentorie dei due dirigenti grillini – mentre occorre far sintesi e partire immediatamente con la campagna elettorale, senza perdere altro tempo».
Le primarie sono tornate alla ribalta dopo la pausa natalizia, con diverse ipotesi tra gli sfidanti. Quella più quotata vedrebbe ai gazebo due nomi del Partito democratico, il deputato Marco Lacarra con l’assessore Pietro Petruzzelli, e l’avvocato Michele Laforgia, sostenuto dalle altre forze della coalizione, da Sinistra italiana al Partito socialista. Il penalista, in realtà, è stato tra i primi a dirsi ostile alla consultazione pre-elettorale. Alla festa del decimo anniversario del suo studio legale, tenutasi poco prima di Natale, Laforgia ha incontrato il governatore Michele Emiliano, principale sponsor dei gazebo, dal quale (pare) si sarebbe lasciato convincere a partecipare alla consultazione, senza mai confermare queste voci.
Ed ecco l’energica levata di scudi dei pentastellati. «La linea del Movimento è sempre stata chiara – ribadiscono Donno e Innamorato – Invitiamo tutti al senso di responsabilità e a fare passi in avanti, e non indietro, rispetto a questioni che sono state già ampiamente discusse e superate».
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Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024