Una zona “rossa” attorno a Borgo Egnazia di almeno 10 km quadrati. Si potrebbe arrivare a 30 comprendendo anche una seconda zona “gialla”, circa 130 gruppi di lavoro per preparare 21 ministeriali e il vertice dei capi di Stato e di governo. Sono alcuni dei numeri del G7 italiano, con la presidenza che partirà ufficialmente da gennaio, con il rilascio anche della prima versione del sito web dedicato.
Una macchina “complessa”, assicura chi sta lavorando per fare arrivare pronte all’appuntamento non solo la Puglia, ma in sostanza tutte le regioni d’Italia. Lo sforzo maggiore sarà concentrato sulla costa adriatica pugliese, in Valle d’Itria, l’area tra Bari e Brindisi che ospiterà a metà giugno i leader. E insieme a loro, circa 2mila delegati e altrettanti giornalisti, con la mobilitazione di 5mila militari a garanzia della sicurezza del vertice.
Tra le novità del summit italiano la scelta di dedicare un incontro al turismo e uno alla cultura, due driver di quella “superpotenza culturale” che Giorgia Meloni davanti agli ambasciatori pochi giorni fa ha definito come “strumento prezioso” e “sempre più pilastro della politica” estera italiana”.
Prima del vertice dei capi di Stato e di governo si terranno diversi ministeriali “di peso”, a partire da quello degli Esteri, Antonio Tajani ospiterà i suoi colleghi a Capri e dell’ Economia, Giancarlo Giorgetti discuterà con i ministeri delle Finanze a Stresa, sul Lago Maggiore.
In tanti accoglieranno gli omologhi nelle loro terre di origine. Gilberto Pichetto a due passi da Torino, Matteo Salvini a Milano, Carlo Nordio a Venezia, Adolfo Urso a Verona e sfrutteranno strutture del patrimonio pubblico che consentono anche di contenere i costi, visto il budget di 45 milioni.
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Di Flavia Di Maio24 Novembre 2024