Fine anno, momento di bilanci anche per i Carabinieri del Comando provinciale di Foggia che hanno incontrato la stampa per il consueto appuntamento con il rendiconto di un anno di lotta al crimine. A tracciarlo, il comandante provinciale dell’Arma, Michele Miulli, assieme al comandante del reparto operativo, tenente colonnello Pietro Paolo Rubbo, e al comandante della Compagnia di Foggia, capitano Giancarlo Pallotta.
Ha dichiarato il colonnello Miulli «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti durante l’anno. Abbiamo svolto quasi 100 servizi al giorno, per un totale di 34.431, impiegando 64.894 carabinieri. Contro la criminalità organizzata abbiamo raggiunto obiettivi importanti: abbiamo svolto 35 operazioni, attuando misure cautelari nei confronti di 269 indagati, in collaborazione con la Procura di Foggia, la Direzione Distrettuale Antimafia e il Tribunale dei Minori». Ha poi aggiunto il colonnello Miulli «Numerosi sono stati i servizi interforze nelle zone più sensibili di Foggia e degli altri grandi centri della provincia, per aumentare il controllo del territorio, prevenire i reati e intervenire sui crimini commessi in flagrante. In totale, sono stati eseguiti 979 arresti, di cui 596 in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare».
Tra le operazioni più importanti, è stato ricordato il blitz antimafia “Game Over” del 24 luglio scorso, con 82 arresti di indagati ritenuti legati o vicini alle tre batterie della “società” foggiana grazie al quale è inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti sul territorio e attualmente ci sono 75 persone a processo per i reati contestati.
Miulli ha citato anche gli arresti per le violenze commesse da alcuni dipendenti dell’Ospedale “Don Uva”, ma anche l’operazione “Caronte”, eseguita per sgominare il caporalato nelle campagne del Tavoliere.
Il Comandante ha sottolineato un importante «cambio di passo»: i cittadini denunciano più spesso i crimini rispetto al passato, spesso mentre vengono commessi, consentendo alle forze dell’ordine, di arrestare i responsabili. «Un progresso – ha sottolineato Miulli – relativo anche a reati come estorsioni e violenze in famiglia che prima venivano taciuti dalle stesse vittime».
Ha concluso il Comandante «La rapidità di risoluzione di alcuni gravi episodi di cronaca, come il femminicidio di Carlantino, il duplice omicidio di Torremaggiore e l’assassinio della tabaccaia foggiana Franca Marasco, e i risultati positivi di investigazioni più complesse sono segno di una attività che ci vede sempre impegnati al massimo e che già al principio del 2024 porterà importanti risultati di cui non possiamo ancora parlare».
Insomma, si chiude un anno importante e si annuncia un 2024 ancora più significativo nella lotta alla criminalità.
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Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024