I pugliesi hanno speso oltre 320 milioni di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia, i pranzi di Natale e Santo Stefano che oltre nove pugliesi su dieci (89 per cento) hanno deciso di trascorrere a casa con parenti o amici. È questo il bilancio stimato dalla Coldiretti Puglia, con la spesa per la tavola dei pugliesi delle festività natalizie per la lunga maratona a tavola che si chiude il 26 dicembre con la ricorrenza di Santo Stefano. «Se nel menu della vigilia – affermano dall’associazione – è stato scelto di servire soprattutto il pesce presente in 8 tavole su 10 (78 per cento), a Natale ha prevalso la carne con bolliti, arrosti e fritti, ma anche paste ripiene, tortellini in brodo, pizze rustiche, calzoni e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, dal quale si evidenzia il ritorno delle tavolate con in media 8/10 persone a condividere il menu più importante dell’anno».
Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (89 per cento) assieme alla frutta locale di stagione (88 per cento), mentre il panettone con il 78 per cento batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 73 anche se ben il 58 scegli anche i dolci della tradizione locale. Ma c’è anche un 41 per cento che si è messa alla prova con farina e mattarello per preparare da solo il dolce delle feste. «Per la maggioranza delle tavole stato scelto un menu a base di prodotti o ingredienti locali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 119 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 57 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 34 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 60 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 25 per pasta e pane e 26 milioni di euro per formaggi e uova».
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Di Redazione24 Novembre 2024