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Lecce, D’Aversa sfida l’Inter: «È un ostacolo proibitivo ma conta l’atteggiamento»

Sotto l’albero di Natale il Lecce vuole regalarsi un’impresa dal sapore storico, riuscita soltanto una volta in tutta la sua permanenza in Serie A. E così a “San Siro” i giallorossi sfideranno l’Inter, forti di una classifica al momento confortevole, per provare a uscire indenni dalla trasferta sul campo della capolista. In panchina andrà Tarozzi,…

Sotto l’albero di Natale il Lecce vuole regalarsi un’impresa dal sapore storico, riuscita soltanto una volta in tutta la sua permanenza in Serie A. E così a “San Siro” i giallorossi sfideranno l’Inter, forti di una classifica al momento confortevole, per provare a uscire indenni dalla trasferta sul campo della capolista. In panchina andrà Tarozzi, vice di mister D’Aversa, squalificato.

L’allenatore abruzzese ieri ha presentato la sfida in terra milanese, tanto difficile quanto affascinante. «Troveremo una squadra forte, ambiziosa, che viene dall’eliminazione in Coppa Italia: normale che sotto l’aspetto dell’atteggiamento non vorranno più commettere altri errori. Da parte nostra si analizza e ci deve essere la volontà di fare risultato, consapevoli come siamo che sarà un ostacolo proibitivo. Questo dipenderà dall’Inter, ma anche da noi. Dobbiamo avere il giusto atteggiamento per cercare di raggiungere un risultato importante», ha sottolineato nella consueta conferenza stampa della vigilia.

C’è rammarico per dover assistere alla sfida dalla tribuna, senza la possibilità di guidare i suoi ragazzi da vicino, ma D’Aversa è comunque in mani sicure e fidate: «Mi spiace, non tanto per “San Siro” in sé, che è un grande stadio, e per salutare Inzaghi, che è un amico. Mi dispiace principalmente non poter sostenere i ragazzi da bordocampo, e farlo nei momenti di difficoltà che ci saranno sicuramente. Peccato perché sui cinque gialli rimediati, due erano gratuiti: ma le regole, si sa, vanno rispettate», ha detto l’allenatore, che poi ha aggiunto: Sono in mani sicure perché lo staff l’ho creato io e la prima cosa a cui ho pensato è stata la scelta dell’uomo prima del professionista».

In campo l’Inter sarà priva del suo bomber, Lautaro Martinez, fermato dal risentimento agli adduttori della gamba sinistra nel match di Coppa Italia, ma per D’Aversa cambia qualcosa soltanto in chiave tattica: «Chi lo sostituirà avrà caratteristiche diverse – ammette infatti il tecnico – ma l’impegno non sarà più semplice e pensarlo sarebbe un grande errore. Li rispettiamo, così come rispettiamo tutti gli avversari. E per portare a casa un risultato positivo bisognerà fare una prestazione oltre il 100%».

Sul versante giallorosso, non ci saranno Almqvist, che ha lavorato a parte tutta la settimana, e Dermaku, con gli esami strumentali a cui si è sottoposto il centrale albanese che hanno evidenziato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro con lesione del legamento crociato anteriore. Rientrerà Dorgu sulla corsia mancina, ma non dovrebbe partire dall’inizio. Più alte le possibilità per Gonzalez, che ha scontato il turno di squalifica, mentre nel tridente Sansone insidia Strefezza e Piccoli si candida al posto da titolare.

COSÌ IN CAMPO

INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Thuram, Arnautovic (All. Inzaghi)

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Oudin, Ramadani, Gonzalez; Strefezza, Piccoli, Banda (All. D’Aversa)

ARBITRO: Matteo Marcenaro (Genova); Assistenti: Christian Rossi (La Spezia) – Nicolò Cipriani (Empoli); IV Ufficiale: Paride Tremolada (Monza); VAR: Lorenzo Maggioni (Lecco); AVAR: Paolo Valeri (Roma 2)

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