La prima parte dell’opera di riqualificazione e valorizzazione dei silos del porto di Bari è conclusa. Comincia a prendere forma l’enorme murale, realizzato dall’artista australiano Guido Van Helten, che sarà completato nei primi mesi del 2024. A quel punto sarà possibile ammirare il mega affresco che racconterà la storia millenaria della città, evidenziandone gli elementi più distintivi e intimi, con un’attenzione particolare alla particolare della città vecchia, ossia quella più strettamente legata al porto.
«Sono solo al 30% circa del lavoro che presenta – spiega l’artista – molte difficoltà e sfide inaspettate da risolvere, compresa la superficie difficile su cui lavorare. Serve più di tempo di quanto pensassi inizialmente. Ma sono un ottimista. Traggo moltissima ispirazione dai lavoratori del porto, dalla città di Bari, dalla memoria collettiva attorno a San Nicola e dall’immigrazione, dall’identità del porto come luogo di movimento internazionale. È molto interessante per me. Quindi non vedo l’ora che arrivino le fasi successive, in particolare spostandomi verso l’area centrale e l’altro lato, che è davvero possibile vedere da molto lontano, cosa che ho davvero cercato di considerare durante la progettazione».
La presentazione è avvenuta questa mattina alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Bari Antonio Decaro, del presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Ugo Patroni Griffi e dello stesso artista. L’iniziativa è stata voluta dall’ente portuale e da Pugliapromozione, ed è stata supportata dal Comune di Bari con l’obiettivo di dare vita a un’opera artistica di rigenerazione urbana.
«Questo intervento testimonia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per la crescita del nostro territorio – ha detto Decaro – e costituisce una tappa significativa del processo di apertura del porto alla città che stiamo portando avanti da qualche anno».
Il governatore Michele Emiliano ha inviato un messaggio di saluto nel quale ha evidenziato che «Bari ha fatto breccia nella sensibilità di van Helten, che ci ha restituito un’opera d’arte che non mancherà di affascinare e far riflettere cittadini, turisti e visitatori».
«L’ambiziosa dimensione e la peculiarità distintiva dell’opera contribuiranno – ha riferito Patroni Griffi – notevolmente a consolidare l’attrattività turistica della città, rendendo il porto non solo un crocevia commerciale, ma anche un luogo d’incontro culturale imperdibile».