L’”albero della cuccagna” del bilancio pugliese regalerà anche quest’anno “ricchi premi e cotillon” ai 51 consiglieri regionali della Puglia. Una “strenna” in anticipo con decine di finanziamenti a pioggia distribuiti nei collegi elettorali senza distinzioni di appartenenza politica.
Rispetto allo scorso anno non c’è stata la suddivisione matematica del tesoretto disponibile, ma una sorta di equa spartizione fra maggioranza e opposizione è attesa stamattina nella tradizionale maratona che si concluderà a notte fonda.
Spicca, fra gli altri, il contributo di 400mila euro per la tutela e valorizzazione del patrimonio delle marionette e degli archivi fotografici fatto approvare dal consigliere regionale Francesco Ventola di Fratelli d’Italia. Lo stesso Ventola, però, si è distinto per una norma etica che ritirerà il vitalizio agli ex consiglieri regionali in pensione condannati in via definitiva per delitti contro la pubblica amministrazione, anche in caso di pena condonata per effetto dell’indulto. Ancora, 200mila euro per l’istituzione del non meglio identificato brand territoriale “Costa Sveva” richiesto dal capogruppo del Pd Filippo Caracciolo. L’altro esponente dem Enzo Di Gregorio, invece, ha chiesto e ottenuto la “miseria” di 25mila euro per sostenere il festival Europa in Canto. I Cinque Stelle hanno puntato sugli alberi, anzi sugli alberi per il futuro, progetto che raccoglierà ben 150mila euro, 50mila in meno del sostegno alle imprese sociali. Orti urbani, collettivi, didattici e socio terapeutici incasseranno ben 350 mila euro fino al 2025.
Fra gli emendamenti, poi, è spuntata una vera e propria sanatoria edilizia da brividi con un emendamento a firma del consigliere regionale Napoleone Cera. In barba al diritto urbanistico, recita il testo, un fabbricato abusivo può essere sanato se si dimostra che l’intervento è conforme al piano regolatore dell’epoca in cui è stato costruito o in alternativa al Prg attuale.
Altri “obbrobri”, invece, sono stati bocciati in Commissione per i pareri contrari degli uffici o per assenza di copertura finanziaria. Fra questi mano libera alle cliniche private autorizzate a sforare i budget di spesa regionale o utilizzando i rimborsi a proprio piacimento per le prestazioni più a misura delle stesse strutture private, in particolare quelle più costose. E che dire del comando per legge in favore dei dipendenti delle Sanitservice per “sistemarli” nelle segreterie del governatore, del presidente del consiglio o degli assessori regionali.
Per fortuna non ci sono solo oscenità nelle modifiche al bilancio, ma anche soldi ben spesi. Per esempio il pacchetto contro la violenza di genere e per i pazienti oncologici fatto approvare dalla consigliera dem Lucia Parchitelli. In particolare 300mila ero per promuovere attività di supporto psicologico a pazienti oncologici e alle loro famiglie. Altri 100mila euro per sperimentare i nuovi smartwatch, il braccialetto elettronico per donne vittime di violenza che avvisa le forze dell’ordine in caso di tentativo di aggressione. Altri 400mila euro, infine, per finanziare corsi di formazione per gli operatori impiegati nei centri anti-violenza.