Troppi sforamenti di Pm10, stop alle combustioni all’aperto di qualsiasi natura ed ai sistemi di combustione a biomassa privi di dichiarazione del produttore sulle emissioni prodotte, ovvero con classe di prestazione emissiva inferiore a tre stelle. È quanto ordinato dal sindaco di Torchiarolo, Elio Ciccarese, fino al 31 dicembre.
Ciò, a seguito dei 32 sforamenti del valore limite giornaliero di Pm10 registrati nel 2023. Lo scorso anno furono addirittura 46: un numero largamente superiore ai 35 sforamenti consentiti dalla normativa vigente.
La natura dell’ordinanza sindacale va ricercata nel fatto che la Regione Puglia ha individuato la causa delle criticità nell’utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomasse.
Il problema è datato, tanto che il Comune di Torchiarolo è sottoposto da tempo a un piano di risanamento della qualità dell’aria da parte della Regione Puglia. Tra l’altro la Commissione europea ha avviato tre procedure di infrazione nei confronti dello Stato italiano con deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea, e tra le cause ci sono proprio le situazioni registrate a Taranto e Torchiarolo, dove ci sono stati numerosi superamenti dei valori limite di Pm10. In esito ai risultati di questo primo periodo si valuterà se estendere la misura a tutto il periodo invernale.
Sono escluse dall’ordinanza le abitazioni che hanno come fonte di calore solo il camino e i cui utilizzatori possono provare di non disporre di sistemi di riscaldamento diversi, oltre che le abitazioni ricadenti nelle località marine del Comune di Torchiarolo quali Torre San Gennaro, Marina di Lido Presepe, Marina di Lendinuso.
La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da 100 a 500 euro, salvo che il fatto non costituisca rilevanza penale. Provvedimento analogo a quello adottato a Torchiarolo è stato assunto dal sindaco di Francavilla Fontana.
