L’aeroporto “Arlotta” di Grottaglie è pronto a rifarsi il look con uno nuovo scalo che sarà realizzato entro il 2025.
I lavori di riassetto funzionale del Terminal passeggeri sono stati illustrati stamattina.
Lo scalo subirà una radicale trasformazione che gli permetterà di essere struttura polifunzionale al servizio delle attività aeronautiche che si effettueranno in aeroporto.
Il progetto del nuovo aeroporto elaborato dall’Ati Project srl, prevede tra gli altri l’adeguamento sismico dell’infrastruttura, il miglioramento delle prestazioni energetiche, impianti tecnologicamente avanzati, la riqualificazione dell’area esterna dedicata alla sosta delle autovetture con pensiline fotovoltaiche e colonnine per ricaricare le auto elettriche e un impianto fotovoltaico di circa 70 Kw.
«Dare un nuovo volto a Grottaglie, significa creare una straordinaria occasione per tenere e richiamare talenti di ogni genere», evidenzia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Dopo essere stato eletto presidente, Taranto è stato il primo posto in cui sono andato», ricorda il governatore pugliese: «C’era bisogno di costruire un meccanismo di fiducia – aggiunge -. È il territorio in cui credo di essermi più impegnato della Puglia e penso di aver fatto un buon lavoro. Oggi completiamo una visione a cui ha contribuito soprattutto la comunità locale».
Con il restyling del Terminal passeggeri, aggiunge il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, l’aeroporto di Grottaglie si prepara alla «sfida dello spazio. L’Italia – spiega – ha intrapreso un percorso per sviluppare una capacità autonoma di accesso allo spazio e la Puglia non si è fatta trovare impreparata. Al contrario ha messo a disposizione mezzi e uomini in grado di poter portare a termine l’iter intrapreso dal Paese e quindi di poter attrarre investimenti pubblici e privati. È evidente che la competitività dell’infrastruttura deriva da una cooperazione istituzionale tra Governo e Regione Puglia, che permetterà allo spazioporto di Grottaglie, di candidarsi a essere nel prossimo futuro il primo spazioporto “orizzontale”, in grado di effettuare il decollo e l’atterraggio di aerei sul territorio continentale dell’Ue».
I lavori, continua Vasile, «sono stati necessari anche per promuovere la Puglia come “best place to be” per il business aerospaziale. Un traguardo ambizioso, ma possibile, che Aeroporti di Puglia saprà raggiungere, come ha già dimostrato in altre circostanze».
Il numero uno di Adp, infine, si augura che «una volta per tutte possa essere superata la fase della contrapposizione che, purtroppo, ha segnato i rapporti con il territorio, le associazioni e i comitati che, pur espressione di legittime rivendicazioni sociali e di crescita di un territorio per anni dimenticato, finiscono per perdere di vista la possibilità di sviluppo economico e occupazionale che possono fare di Grottaglie, della Puglia un riferimento di prestigio planetario».
Per il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, lo scalo ha «un’importanza fondamentale anche in termini di ricaduta occupazionale che, con questi investimenti si potrà generare. Grottaglie oltre che essere la città delle ceramiche, potrà essere conosciuta come un luogo che ospita professionalità di alto profilo», conclude.
I lavori, che prevedono un investimento di circa 11 milioni di euro, inizieranno a gennaio. Intanto, sono stati avviate una serie di azioni preparatorie quali ad esempio attività di bonifica da ordigni bellici (già effettuati), l’autorizzazione alla rimozione degli alberi di pino che interferiscono con l’ampliamento del manufatto e alcune riprotezioni di carattere impiantistico.