«Ogni giorno siamo dinanzi a cronache raccapriccianti. Il bilancio 2023 è drammatico: 109 donne uccise fino al 3 dicembre, di cui 90 in ambito familiare/affettivi. 58 quelle uccise da partner ed ex partner. Numeri che rappresentano la parte visibile di un fenomeno profondo e complesso, che deve essere oggetto di riflessione costante, ogni giorno dell’anno, da parte di tutti, a cominciare dalle scuole». Queste le parole durante un flash mob itinerante contro la violenza sulle donne che ha attraversato questa mattina le vie del centro storico di Lecce. L’iniziativa vede insieme gli studenti dell’IISS “Enrico Fermi” di Lecce con il coordinamento Uil Lecce con il proprio Centro ascolto mobbing & stalking e la Cgil di Lecce con il Coordinamento donne Cgil “Belle Ciao”.
Il corteo partito da Porta Napoli è arrivato in piazza S.Oronzo con serie di interventi e messaggi musicali. Come studenti, dell’Enrico Fermi di Lecce, una scuola ad alto tasso maschile, «riteniamo cruciale assumere una posizione decisa contro la violenza di genere», hanno spiegato alcuni ragazzi.
«Noi, giovani cittadini del domani, sentiamo il dovere morale di batterci in prima linea contro l’ideologia patriarcale che nega alla donne il diritto alla vita». Il corteo è sfilato con cartelloni con i nomi delle donne vittime di femminicidio nel 2023.
«L’impegno di Cgil e Uil prosegue anche oltre il 25 novembre», ha dichiarano la segretaria generale di Cgil Lecce Valentina Fragassi e il coordinatore Uil Lecce Mauro Fioretti unitamente a Lucia Orlando del Centro ascolto mobbing & stalking UilLecce e a Simona Cancelli, segretaria confederale Cgil Lecce e responsabile del Coordinamento donne Cgil Lecce Belle Ciao.