Ultime tre partite di campionato per il Bari, inevitabile tempo di valutazioni. Giunti a metà dicembre, con il girone d’andata che si appresta al termine, andrà a breve tirata una linea per capire come ripartire.
La prima parte di stagione è stata al di sotto delle aspettative, con il cambio di guida tecnica tra Michele Mignani e Pasquale Marino, che però non ha ancora sortito gli effetti sperati. Colpa di qualche acquisto sbagliato, di giocatori che hanno reso finora al di sotto di ogni aspettativa. Ecco allora come questi ultimi 270 minuti acquistino il sapore di ultima chiamata per qualche elemento in rosa.
Il direttore sportivo Ciro Polito, consapevole degli errori commessi in questi mesi, si aspetta da essi una netta risposta (positiva) nelle restanti uscite, altrimenti l’addio nel calciomercato invernale pare una certezza.
Il caso più emblematico è relativo al terzino sinistro Gianluca Frabotta, arrivato a Bari gli ultimi giorni di agosto in prestito dalla Juventus. Il bilancio, sin qui, è disastroso: appena 6 presenze in 16 partite, per un misero dato di 348 minuti. Numeri irrisori per un giocatore giunto dopo la promozione col Frosinone e un curriculum che lo ha visto per anni in serie A, anche alla casa madre bianconera. Nelle ultime tre giornate Frabotta si è accomodato in panchina, sintomo di come Marino pare aver scelto la sua gerarchia. Qualora la situazione non mutasse, pare un’ipotesi concreta lo scioglimento del prestito e il ritorno alla Juventus, che lo dirotterebbe altrove.
Discorso per certi versi simile per Gennaro Acampora che, a differenza del terzino classe 1999, ha trovato molto di più il campo. Per il centrocampista, in prestito con diritto di riscatto dal Benevento, finora 12 presenze e 834 minuti. La sensazione, però, è quella di un giocatore in netta involuzione.
Nella conferenza stampa pre-Südtirol Marino lo difese, parlando di «una forma fisica da recuperare». Tuttavia anche contro gli altoatesini il centrocampista è stato autore di una prova negativa, venendo sostituito all’intervallo per Edjouma. Acampora, poi, paga una presentazione estiva in pompa magna, con Polito che lo definì un top player della categoria, un giocatore dalle doti balistiche superiori. Qualità finora nemmeno intraviste in Puglia e che potrebbero portare anche in questo caso a un ritorno a Benevento, qualora, come pare probabile, Polito andrà a rinforzare a gennaio il centrocampo.
Restando nel reparto, Edjouma è l’altro giocatore che sin qui ha deluso le aspettative. Anche in questo caso, presentato dal direttore come l’alter ego di Folorunsho, il francese ha visto il campo in appena 7 occasioni, con un misero dato di 154 minuti. Nelle ultime uscite l’ex Steaua Bucarest è sembrato in crescita, con gli ultimi 45 minuti col Südtirol positivi per voglia e sacrificio. A gennaio, in ogni caso, dovrebbe restare, con Marino che ha pubblicamente affermato la sua inamovibilità. L’unica possibilità, da non scartare, è quella di un ritorno proprio al club rumeno.
A giocarsi una grande fetta di carriera è anche Mattia Aramu, arrivato come top player assoluto della categoria, ma finora la più grande delusione della rosa del Bari. Per l’ex Venezia e Genoa 11 presenze, 496 minuti, ma raramente l’impressione di un giocatore sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi compagni. Per lui nessun gol all’attivo, un solo assist e l’alibi più volte speso prima da Mignani e poi da Marino di una forma fisica da ritrovare. L’ipotesi di un ritorno a Genova è al momento remota, in quanto Polito vuole continuare a puntarci, ma sono attese risposte nette già da venerdì, a Spezia, vista l’assenza di Sibilli squalificato.
L’ultimo caso riguarda Gregorio Morachioli, sceso in campo 11 volte per un totale di 451 minuti. L’ex Renate ha vissuto una prima parte di stagione difficile e il cambio di allenatore non ha agevolato, vista la sensazione di uno scarso feeling con Marino. Scalzato nelle gerarchie da Achik, Morachioli si gioca tutto da qui a Natale. Essendo di proprietà, non è da escludere l’ipotesi prestito per trovare maggiore minutaggio.