Iniziati gli Europei in vasca corta di Otopeni (in Romania), Benedetta Pilato, ieri pomeriggio, ha immediatamente conquistato la finale dei 100 metri rana, che si disputerà oggi dopo le 17. Assieme a lei anche la genovese Martina Carraro. Nella piscina rumena da 25 metri, che non vedrà partecipare tesserati e tesserate della federazione russa per la guerra in corso con l’Ucraina, la tarantina ha nuotato in 1’04”45, tempo che le consente di salire sui blocchi e di puntare a una medaglia con il quarto miglior risultato. Da curare un paio di dettagli: la virata e gli ultimi venticinque metri conclusi in leggero affanno.
Prima di lei hanno toccato la piastra l’olandese Tes Schouten (1’04”02), l’estone Eneli Jefimova (1’04”03) e la svedese Sophie Hansson (1’04”07). Le tre rivali l’avevano preceduta anche nella batteria della mattina, ma l’ordine è stato in parte diverso, perché a vincere è stata Jefimova con 1’04”28, seguita da Schouten con 1’04”31 e dalla scandinava Hansson con 1”04”77. Tutte e tre hanno migliorato i loro tempi e oggi potrebbero fare ancora meglio. Carraro, invece, si è fermata a un più modesto 1’05”28, decisamente distante da quanto ottenuto due anni fa a Kazan, in Russia con 1”04”01 e addirittura peggio di quanto fatto registrare nella mattinata. L’obiettivo di Pilato rimane l’oro, ma per farlo dovrà avere come punto di riferimento il primato italiano raggiunto tre anni fa a Budapest, che la vide assoluta protagonista con un fantastico 1’03”55. La prestazione, comunque sia, ha regalato uno spunto positivo da cui ripartire, perché il passaggio ai 50 metri ha fermato il cronometro a 30”31.
Ai microfoni della Rai, subito dopo la qualificazione all’ultimo atto dei 100, la ranista pugliese ha riconosciuto alcune imperfezioni nella nuotata. «Probabilmente ho sbagliato le virate. Soprattutto la seconda e per recuperare ho perso parecchio tempo. Quanto nuotato a Genova (1’04”67, ndr) mi appartiene, ma – spiega Pilato – in questi giorni sto facendo un po’ di fatica. Il mio primo pensiero, in questa prima parte dell’annata, erano gli Assoluti di Riccione. Al momento faccio un po’ di fatica a trovare la giusta adrenalina». Il motivo è presto detto: «Non mi entusiasma l’ambiente, vuoto e bruttissimo. Serve un po’ di carica in più, ma in vista della finale troveremo modo di caricarci», conclude l’atleta tarantina.
In mattina Pilato e Carraro avevano superato la batteria di qualificazione con tempi molto tranquilli, ovvero il quarto e il quinto piazzamento, rispettivamente in 1:05.21 e in 1:05.26. Nel pomeriggio, dunque, sono nettamente migliorati i tempi, ma oggi per arrivare al podio servirà un netto cambio di passo.