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Russia: “Ucraina con confini di prima non c’è più”

(Adnkronos) - Non è più possibile per l'Ucraina tornare ai suoi confini precedenti. Ad affermarlo la portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "L'Ucraina che voi e io abbiamo conosciuto, all'interno dei confini che c'erano una volta, non esiste più e non esisterà mai più. Questo è evidente", ha detto la diplomatica in…

(Adnkronos) – Non è più possibile per l’Ucraina tornare ai suoi confini precedenti. Ad affermarlo la portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “L’Ucraina che voi e io abbiamo conosciuto, all’interno dei confini che c’erano una volta, non esiste più e non esisterà mai più. Questo è evidente”, ha detto la diplomatica in un’intervista a Sky News – Arabia, pubblicata sul suo canale Telegram. 

Il capo della Repubblica Popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, ha dichiarato che il Paese potrebbe indire un referendum sull’adesione alla Russia si legge sulla agenzia di stampa Tass. Il capo di un’altra repubblica del Donbass, la Repubblica popolare di Donetsk (DPR), ha affermato che la questione dell’adesione alla Russia “diventerà la questione numero uno” una volta che la repubblica avrà ripristinato i suoi confini costituzionali. 

Inoltre, i funzionari dell’amministrazione militare-civile della regione di Kherson, un’area che è sotto il controllo della Russia da metà marzo, hanno ripetutamente sottolineato che anche la regione sta cercando di unirsi alla Russia. Inoltre, un alto funzionario dell’amministrazione militare-civile di un’altra regione, Zaporozhye, ha dichiarato che il territorio spera di unirsi alla Russia e diventare parte del suo Distretto Federale Meridionale. 

Tokayev in Russia: “Kazakistan non riconoscerà indipendenza Donetsk e Luhansk”  

Il Kazakistan non riconoscerà l’indipendenza delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, come invece ha fatto la Russia alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina. Il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, in un intervento alla sessione plenaria del Forum economico di San Pietroburgo, sul palco accanto a Vladimir Putin, non ha esitato a prendere le distanze dalla Russia. “In generale si calcola che se il diritto all’autodeterminazione fosse attuato in tutto il mondo, invece che 193 Stati ce ne sarebbero più di 500 o 600. E ovviamente ci sarebbe il caos, Per questo non riconosciamo Taiwan, il Kosovo, l’Ossezia del sud o l’Abkhazia. Questo principio di applica Luhansk e Donetsk, che per noi sono entità quasi statali”.
 

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