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Ospedale Covid in Fiera del Levante a Bari: vicino l’accordo per la riconsegna

Tutto pronto per la riconsegna dell’ospedale Covid dalla Regione Puglia ai legittimi proprietari della fiera del Levante. Dopo oltre un anno e mezzo di laboriose trattative e di diatribe fra i due enti si è arrivati a definire un testo per la riconsegna degli immobili con una serie di clausole aggiuntive ed un piano di…

Tutto pronto per la riconsegna dell’ospedale Covid dalla Regione Puglia ai legittimi proprietari della fiera del Levante. Dopo oltre un anno e mezzo di laboriose trattative e di diatribe fra i due enti si è arrivati a definire un testo per la riconsegna degli immobili con una serie di clausole aggiuntive ed un piano di riqualificazione che dovrà essere concordato subito dopo la riconsegna.

In concreto la bozza di accordo è stata inviata dal capo di gabinetto del governatore Emiliano, il professor Giuseppe Catalano, all’ente Fiera guidato e alla società Nuova Fiera del Levante guidata dal presidente Gaetano Frulli. Questi ultimi stanno esaminando il testo prima della firma con la chiusura dell’operazione attesa entro fine dicembre.

Si chiude così la tribolata vicenda che ha portato alla costruzione del centro per le maxi emergenze inaugurato in piena pandemia, a gennaio 2021, e rimasto in attività fino a settembre 2022 assistendo circa 1000 pazienti covid. La struttura è finita anche al centro di un’inchiesta della Procura di Bari per i costi di realizzazione lievitati da nove a 25 milioni di euro.

Nel frattempo nei mesi scorsi sono state trasferite tutte le attrezzature sanitarie, ventilatori polmonari, testa letto, defibrillatori, apparecchi per la dialisi e due sale operatorie, materiali finiti nel padiglione di Asklepios III nel polo della chirurgia d’urgenza del Policlinico di Bari.

Nell’accordo la regione Puglia chiede di adibire parte dei padiglioni sanitari a centro di formazione permanente per le professioni sanitarie evitando così il costo per lo smontaggio delle infrastrutture create all’epoca per ospitare l’ospedale Covid, lavori di manutenzione straordinaria che tecnicamente erano a carico dell’ente fieristico e non della regione Puglia.

In particolare pavimentazione, cabina elettrica, impianto di pressurizzazione, tramezzature, aria condizionata. Lavori da circa 10 milioni di euro che sono stati “abbonati” rispetto al fitto da 112 mila euro al mese versato dalla stessa Regione Puglia fino a quando l’ospedale è rimasto aperto. Evitata la lite giudiziaria adesso si procederà con la riconsegna delle chiavi dei cinque capannoni, di cui due adibiti all’epoca in centri vaccinali, immediatamente utilizzabili. La Regione Puglia ha inviato anche uno studio di fattibilità per riqualificare il quartiere fieristico con la costruzione di due padiglioni iper tecnologici da circa 30 milioni di euro.

Sul punto, però, la fiera del Levante ha un’idea diversa ed ha chiesto di avviare un’opera di demolizione e ricostruzione su una parte degli ex padiglioni del centro per le grandi emergenze (l’ex Agricoltura) e su tutti quei ruderi degli anni ‘60 attorno alla fontana monumentale che sono stati incelofanati durante l’ultima campionaria. Su questo, però, si ragionerà in seguito una volta effettuata la riconsegna degli spazi per una superficie complessiva di oltre 15 mila metri quadri.

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