Continua la serie nera delle palazzine a rischio crollo nel centro di Matera.
Nella mattinata di ieri, infatti, è stato ufficialmente predisposto lo sgombero dello stabile di via Lupo Protospata. La decisione è stata presa dagli uffici di competenza del Comune e dai vigili del fuoco in seguito al sopralluogo avvenuto per le segnalazioni da parte dell’amministratore dello stabile in merito alla comparsa di alcune crepe vistose e preoccupanti.
L’edificio, adiacente quello già crollato nello scorso mese di agosto in via Protospata, era abitato da 6 nuclei familiari, quattro dei quali erano già andati via mentre si è dovuto imporlo anche alle altre 2 famiglie ancora residenti.
Evidentemente il crollo precedente, e che per miracolo non ha causato vittime per essere avvenuto in un orario di pausa per i lavoratori che proprio quella mattina avevano ripreso le attività per la messa in sicurezza dello stesso, ha avuto ripercussioni anche sull’area circostante.
Fortunatamente, diversamente da quanto accaduto per il crollo di vico Piave nel gennaio 2014 e del quale ancora non si ha certezze di responsabilità, questa volta le preoccupazioni dei residenti, amplificate dall’amministratore condominiale, sono state accolte e valutate con responsabilità e celerità. Uno sgombero che affonda le radici nella paura del ripetersi di quella tragedia che scosse il cuore dei materani e che causò la terribile morte della giovanissima Antonella Favale ,del suo figlio in grembo e dell’allora ingegnere del Comune di Matera Nicola Oreste, avvenuta tre mesi dopo a causa delle ferite riportate.
Allo sgombero seguiranno le dovute ulteriori indagini per valutare il rischio reale per la stabilità dell’immobile e scegliere l’azione più idonea da attuare per preservare l’incolumità e la sicurezza dei residenti.
