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Abusi sui minori su Telegram: arresti anche a Taranto. Indagati medici e membri delle forze armate

Arresti anche a Taranto nell'ambito di un'indagine condotta dalla Polizia postale che ha consentito di smantellare un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e all'abuso di minori online. Sono 10 le persone finite in manette in tutta Italia: oltre che a Taranto, per persone arrestate perché trovate in possesso di ingente quantitativo di materiale pedopornografico risiedono…

Arresti anche a Taranto nell’ambito di un’indagine condotta dalla Polizia postale che ha consentito di smantellare un’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e all’abuso di minori online.

Sono 10 le persone finite in manette in tutta Italia: oltre che a Taranto, per persone arrestate perché trovate in possesso di ingente quantitativo di materiale pedopornografico risiedono a Milano, Imperia, Rovigo, Busto Arsizio, Martinengo, Vicenza, Torre Annunziata e Parma. Gli indagati sono in tutto 29, tra loro anche due appartenenti alle forze armate in servizio nel Lazio e due medici che esercitano in Emilia Romagna e in Veneto.

Oltre 150 gli uomini della Polizia che oggi hanno eseguito perquisizioni e arresti in tutta Italia dopo un”indagine sotto copertura online durata oltre un anno e che ha consentito agli investigatori del Cosc della Polizia postale di Milano, di dare un nome ai nickname utilizzati dagli indagati per rimanere nell’anonimato della rete.

Sfruttando le potenzialità di Telegram, gli indagati partecipavano a “canali” e “gruppi” finalizzati alla produzione e alla condivisione di foto e video ritraenti violenze sessuali su minori, bambine e bambini e, in alcuni casi, anche neonati. Avevano creato una rete, stando alla ricostruzione degli investigatori della Postale, all’interno di un gruppo Telegram creato ad hoc e regolato da severe regole per preservare l’anonimato.

Ognuno aveva ruoli e compiti ben precisi: promotori, organizzatori, partecipi che costituivano un’associazione a delinquere finalizzata ad acquisire e diffondere il materiale pedopornografico.

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