Rinviato al 31 gennaio 2024 il ricorso della coalizione Polis 2023 per consentire ai resistenti di controdedurre ai motivi aggiunti: questa è la decisione del Tar Puglia che si è espresso nella prima udienza di ieri per l’annullamento delle operazioni elettorali relative alle elezioni del sindaco e del Consiglio comunale dello scorso maggio.
Il rinvio si è reso necessario dopo la presentazione fatta martedì di un’integrazione in cui si richiedeva l’esclusione oltre che per le liste “Progetto Altamura” e “UDC”, già effettuata nella prima istanza, anche di “Rinnovamento Altamura”, “Idee in Comune”, “Insieme con Petronella” e delle altre liste della coalizione per “Petronella Sindaco” la cui ammissione era stata disposta nonostante irregolarità o invalidità delle sottoscrizioni.
La documentazione aggiuntiva parte dalle dichiarazioni di Nicola Tafuni, che partecipava alle riunioni come delegato della lista “Idee in Comune” e che aveva riferito «di sua spontanea iniziativa circostanze significative e rilevanti» che di fatto vanno a confermare quello che accadde in quei momenti convulsi quando, all’ultimo minuto, si doveva cercare una soluzione per sistemare le liste in seguito all’esclusione di Raffaella Petronelli. Emerge dalle carte che «la raccolta delle firme richiesta dalla legge per supportare la presentazione delle liste si è scontrata con disavventure di vario genere». Alle dichiarazioni «per dar seguito giudiziario alle loro pur convinte “impressioni”, i ricorrenti hanno ritenuto di ricorrere all’opinione di un esperto grafologo» che ha confermato «che tutta l’operazione di presentazione della lista “Progetto Altamura” è caratterizzata da una clamorosa alterazione/falsificazione delle firme dei presentatori, e di quelle del pubblico ufficiale autenticatore».
Le dichiarazioni di Tafuni appaiono come una sorta di ripicca verso il sindaco Petronella, dopo che sono venuti meno gli accordi pre-elettorali che avrebbero garantito a sua figlia Alma (risultata quarta dei non eletti nella lista “Idee in Comune”) una nomina assessorile. Tra i capigruppo della maggioranza c’è sconcerto per questo atteggiamento del Tafuni e se da una parte c’è chi giustifica questa nuova aggiunta di documenti con la paura del gruppo capeggiato dal sindaco perdente Gianni Moramarco di vedersi rigettata l’istanza, dall’altra c’è anche chi vede una palese intenzione da parte dell’opposizione di creare tensione all’interno della coalizione del sindaco minacciando gli equilibri interni.