(Adnkronos) – “Per noi la carne sintetica è una grossa bufala. Insomma, uno specchietto per le allodole che, certamente, non risolverà il problema dell’inquinamento. Purtroppo, dietro tutte queste polemiche ci sono molte strumentalizzazioni”. A parlare con l’Adnkronos è Emanuele Nobile, Presidente dell’Associazione Nazionale degli Allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine Italia. Tra i muri a secco e gli alberi di carrubo, a pochi chilometri dal mare, nel ragusano, si trova l’azienda di Nobile, che si estende su decine di ettari di terreno, destinati al pascolo, foraggi e sementi per uso aziendale e dove si allevano bovini di razza Limousine. L’allevamento è composto da 80 animali, di cui 40 vacche. Grazie al clima mite della zona, pascolano tutto l’anno su un territorio che è costituito da essenze spontanee tipiche della zona iblea.
Nei giorni scorsi, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulla cosiddetta “carne sintetica”. Un ddl che ha infiammato il dibattito. La legge presentata dal ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida vieta la produzione e la commercializzazione di carne coltivata. Sono previste sanzioni da 10 mila a 60 mila euro per ogni violazione. Nuove restrizioni anche alle denominazioni dei prodotti vegetali: sarà vietato usare termini che ricordano la carne, come “bistecca” o “salame“.
Dopo l’approvazione, la scorsa settimana, è scoppiata una lite all’esterno di Palazzo Chigi tra il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova. Questi ultimi stavano protestando contro la legge esponendo un cartello che recitava “Coltivate ignoranza, il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano”.
“Questa norma – spiega ancora Emanuele Nobile – riaccende una speranza per noi allevatori, e anche per il mantenimento dei nostri territori”. Il Presidente dell’Associazione Nazionale degli Allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine Italia, dice che gli animali gli “danno la vita”. “Faccio selezione, partecipo ai concorsi, faccio confronti”, spiega ancora. Non solo. Grazie alle tecniche di ultima generazione riesce a controllare da remoto, minuto per minuto, i suoi animali. “Ci sono diversi dispositivi elettronici che mi permettono di controllarli da lontano”, dice. “E così posso sapere cosa fanno in ogni attimo della giornata. Insomma, posso definirmi un allevatore 4.0…”.
Poi, Emanuele Nobile ribadisce che “Dobbiamo tutelare il nostro territorio” e l’allevamento “dà il valore aggiunto”. Dunque, “ben venga la legge , ci dà speranza”. E sottolinea ancora che secondo lui la carne ‘sintetica’ è “solo una bufala”. Ma i vegani, i vegetariani, “e tutti coloro che si oppongono agli allevamenti cavalcano l’onda del momento”. Perché, secondo Emanuele Nobile “tra una decina di anni si tornerà al consumo massiccio di carne”. “L’uomo è diventato ‘sapiens’ grazie al consumo di carne. E poi, non dimentichiamo che le proteine animali servono. Soprattutto ai più piccoli. La vitamina B12 si può assimilare principalmente dalla carne. Non è vero che le proteine vegetali sono sostituibili da quelle vegetali”. (di Elvira Terranova)