Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: c’è ancora bisogno di ribadirlo, la società civile ha l’obbligo tutelare i diritti dei minori in ogni parte del mondo. Il 20 novembre si vuole portare l’attenzione sul tema dei diritti dei più piccoli e ricordare che c’è ancora molta strada da percorrere perché i bambini siano realmente tutelati e protetti, per un futuro senza discriminazioni e disuguaglianze: la storia di due piccoli andriesi mostra come sia tortuoso il percorso che conduce a una vita dignitosa.
Luca (11 anni) e Marco (7 anni) sono da tempo seguiti dai Servizi sociali di Andria. Entrambi hanno delle disabilità e hanno bisogno di supporto quotidiano, sia a scuola che a casa. Marco, in particolare, avrebbe bisogno di terapie farmacologiche riabilitative presso un centro specializzato. I genitori di Luca e Marco hanno una relazione instabile, talvolta si lasciano per un periodo e poi tornano insieme. Non hanno una propria casa e si appoggiano presso parenti.
Il padre è poco presente perché impegnato al lavoro, mentre la madre appare spesso nervosa e oppositiva. I bambini non seguono i piani terapeutici, arrivano a scuola senza colazione, poco curati nell’igiene, con abbigliamento inadeguato alla stagione (magliette a maniche corte in pieno inverno), nessun materiale didattico.
Qualche anno prima una segnalazione anonima ha fatto aprire un procedimento dinanzi al Tribunale per i Minorenni che aveva disposto che mamma e figli si recassero in una struttura adeguata: un modo per aiutare la signora a prendersi cura di loro. Tuttavia la donna ha rifiutato tale inserimento, per motivazioni non chiare. Dinanzi a tale condizione l’equipe degli assistenti sociali dell’area “tutela minori e responsabilità genitoriali”, coordinata dal dott. De Robertis, è stata costretta ad allontanare i due ragazzi collocandoli in una comunità specializzata. É questa una forma di protezione ogni qualvolta si constata l’incapacità genitoriale e si verifica il maltrattamento: anche l’assenza di cure, il disinteresse, come è accaduto in questo caso, sono manifestazioni di maltrattamento. E ora la bella notizia: Luca e Marco, adeguatamente seguiti ed accuditi, stanno facendo grandi progressi in pochissimo tempo e il loro percorso ora non è più in salita.