Il Comune prova a ottenere il placet del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rimodulare il progetto da 12 milioni di euro con cui verrà rigenerato il waterfront. Il finanziamento, che è stato ottenuto nel 2021, rientra nel Programma di azione e coesione (Pac).
Venerdì i rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno incontrato i funzionari ministeriali per avanzare la richiesta di spostare sul recupero del capannone ex Montecatini le risorse originariamente destinate all’area ex Pol (circa 2,2 milioni di euro). Il motivo della scelta risiede nel fatto che per le caratterizzazioni e le bonifiche dell’area ex Pol sono disponibili solo 1,2 milioni di euro, che furono stanziati tempo fa dall’Autorità portuale. Una cifra ritenuta assolutamente insufficiente.
Per questo, l’idea dell’amministrazione comunale è quella di trasferire sul recupero del capannone ex Montecatini sia i 400mila euro previsti per la piantumazione di nuovi alberi che il milione e ottocentomila euro per la realizzazione di una pista ciclabile lungo il circuito doganale. In questo modo si otterrebbe la disponibilità di 4,2 milioni di euro per redigere un progetto di restyling del capannone, così da trasformarlo in un grande contenitore per spettacoli ed eventi culturali. Risulta invece definitivamente abbandonata l’idea di farne una stazione marittima.
Ma la riuscita dell’operazione del Comune non è scontata. Resta concreto, infatti, il rischio che possa andare perso il finanziamento in quanto i paletti previsti dal Pac sono molto stretti. Dall’ente comunale si apprende che tra i problemi da superare ve ne sono anche alcuni legati all’incompletezza delle schede progettuali candidate. Ad esempio, nel quadro economico manca il computo delle risorse necessarie per espropriare un terreno in Strada delle Bocce, che consentirebbe l’accesso all’area del capannone ex Montecatini.
La speranza dell’amministrazione, comunque, è quella di recuperare in un secondo momento l’area ex Pol, magari aprendola agli investimenti dei privati, che potrebbero essere interessati alla realizzazione di un parcheggio e di un mercato ittico. Anche da queste valutazioni discende la scelta di non completare il trasferimento dell’area in capo al Comune ma di lasciarla momentaneamente nella proprietà dell’Autorità portuale, sfruttando le semplificazioni previste dalla normativa vigente per ottenere l’autorizzazione unica in area Zes.
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Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024