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Cgil e Uil in piazza a Bari: «Il governo non ci ascolta». I sindacati ricevuti dal Prefetto – VIDEO

Sfilano anche a Bari i sindacati Cgil e Uil in occasione dello sciopero proclamato contro la manovra e le politiche economiche e sociali del governo Meloni. In piazza Massari ci sono più di 1.500 persone con le bandiere delle due sigle sindacali. Sul palco si alternano i segretari delle diverse categorie e i lavoratori, che…

Sfilano anche a Bari i sindacati Cgil e Uil in occasione dello sciopero proclamato contro la manovra e le politiche economiche e sociali del governo Meloni.

In piazza Massari ci sono più di 1.500 persone con le bandiere delle due sigle sindacali. Sul palco si alternano i segretari delle diverse categorie e i lavoratori, che chiedono di «ridare dignità al lavoro, la spina dorsale del nostro Paese».

Il dito è puntato anche contro la precettazione decisa dal ministro del Trasporti, Matteo Salvini che oggi è a Bari e in mattinata partecipa ad un incontro al porto.

Proprio per questo una delegazione di 40 lavoratori e lavoratrici si è spostata all’ingresso del porto di Bari per un presidio di protesta contro la precettazione e «per ricordare l’importanza dell’articolo 40 della Costituzione che sancisce il diritto allo sciopero».

Alla manifestazione in piazza Massari partecipano anche i segretari di Cgil Puglia, Gigia Bucci, e di Uil Puglia, Gianni Ricci. «Questo governo – evidenzia quest’ultimo – non ha tenuto conto di alcuna nostra rivendicazione, oggi inizia la prima di cinque giornate di mobilitazione, saremo su 60 piazze in Italia e concluderemo qui a Bari il primo dicembre con il nostro segretario generale Bombardieri».

È un governo, aggiunge Ricci, «che non ha ascoltato per niente quello che il popolo, il Paese reale, sta chiedendo. Stiamo pesando ancora una volta sui dipendenti pubblici, sui pensionati. Non stiamo dando prospettive ai giovani di questo Paese», conclude.

Gigia Bucci sottolinea che «è uno sciopero che mette al centro le condizioni del lavoro, a partire dai salari, molti contratti collettivi sono fermi, non si interviene sulla sanità, sulle infrastrutture e sul tema dei trasporti».

Questo, aggiunge, «è uno sciopero che esprime un forte disagio, con percentuali di adesione sui luoghi di lavoro che, in queste ore, toccano e superano il 50%. La volontà di precettare i lavoratori – spiega Bucci – la vediamo come il segnale di voler limitare le libertà costituzionali rispetto a uno sciopero che avrebbe messo in ginocchio il Paese». Un Paese che, chiarisce, «va avanti perché ci sono i lavoratori e le lavoratrici, diversamente sarebbe complicato mantenere in piedi il sistema economico e industriale».

Una delegazione dei sindacati ricevuta dal prefetto di Bari

Nel corso del presidio organizzato a Bari da Cgil e Uil in occasione dello sciopero nazionale una delegazione dei due sindacati, guidata dal segretario generale di Uil Puglia, Gianni Ricci, e dal segretario generale di Cgil Bari, Domenico Ficco, è stata ricevuta dal prefetto di Bari, Francesco Russo.

Al prefetto è stato consegnato un documento con le richieste rivolte al governo ed è stata ribadita “la contrarietà rispetto all’atteggiamento del vice premier Salvini, con un atto di precetto fuori luogo rispetto a una protesta legittima e pacifica”, hanno detto.

In piazza, secondo i due sindacati, si sono riunite circa 2.500 persone. Fra loro anche una delegazione di studenti delle scuole superiori, che si sono uniti al presidio arrivando in corteo. Fra le bandiere dei due sindacati, c’è anche un bandiera arcobaleno della pace e una della Palestina.

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