Da Bari al Salento, il caso del Policlinico di Bari non è l’unica anomalia nel grande mondo delle Sanitaservice pugliesi. Irregolarità di varie tipologie, portate alla luce dalle ispezioni del Nirs, il Nucleo istituito dal presidente Michele Emiliano per monitorare le condizioni delle strutture sanitarie pugliesi.
Da oltre un anno, i componenti del Nucleo, coordinati dall’avvocato Antonio La Scala, scansionano i nosocomi del territorio, raccogliendo e vagliando segnalazioni, portando alla luce un sistema drammaticamente incancrenito. Proprio i “pulitori”, coinvolti nell’ultima inchiesta, sono tra le figure più ricorrenti nelle indagini del Nirs che nel migliore dei casi sono stati trovati in uffici o addetti ad altre mansioni, il più delle volte di carattere amministrativo, in ogni caso diverse da quelle per cui erano stati assunti.
E anche se la gip Perrelli spiega che l’inchiesta è nata da quanto riferito da alcune fonti confidenziali, a rivendicarne oggi la paternità sono i vertici stessi di Sanitaservice Policlinico: «L’amministratore unico Michele Carrassi, in merito agli esiti dell’indagine sull’assenteismo nella società in-house che offre servizi di ausiliariato, portierato, pulizia e Cup, nell’azienda ospedaliero universitaria – fa sapere – segnala che il 9 agosto del 2022 aveva già presentato una denuncia querela per il reato di truffa nei confronti di ignoti».
Sanitaservice spiega di aver «fatto richiesta di trasmissione degli atti a gip e pm per acquisire la documentazione e attivare i dovuti procedimenti disciplinari».
L’azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari invece precisa di aver «sempre dato piena disponibilità e fornito ampia collaborazione per le verifiche del caso all’autorità giudiziaria e qualora individuata come parte offesa si costituirà parte civile».
