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Brindisi punta sull’aerospazio: nella Cittadella della ricerca un incubatore di start up

La Cittadella della ricerca sarà sede del Distretto tecnologico aerospaziale e del Business incubation centre. Grazie a questo spazio, il territorio brindisino da oggi rientrerà nella più grande rete europea di incubatori di imprese del settore. La nascita è il frutto della sinergia tra l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale italiana. In Europa se ne…

La Cittadella della ricerca sarà sede del Distretto tecnologico aerospaziale e del Business incubation centre. Grazie a questo spazio, il territorio brindisino da oggi rientrerà nella più grande rete europea di incubatori di imprese del settore. La nascita è il frutto della sinergia tra l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale italiana. In Europa se ne contano 26. Quello di Brindisi è l’unico presente nel Sud Europa.

L’incubatore d’imprese della Cittadella della ricerca vede il supporto scientifico dell’Università di Bari, del Politecnico di Bari e di Unisalento. Ma vi sono anche partner industriali e istituzionali. Su tutti, la Regione Puglia, che fornirà un importante supporto economico. L’arco temporale del progetto è di sette anni e si prevede di incubare 25 startup, che beneficeranno di 50mila euro, oltre che di un supporto tecnico e legale. L’importanza del Bic, come spiegato dal presidente del Dta, Giuseppe Acierno, risiede nella difficoltà di fare impresa nel campo aerospaziale. «È un settore in cui sono necessari ingenti risorse, l’acquisizione di certificazioni e tempi lunghi per il ritorno dell’investimento. È veramente difficile – ha affermato Acierno – fare impresa nell’aerospazio. In questa provincia esiste un sistema consolidato, sviluppato perlopiù attorno ad eccellenze rappresentate da grandi soggetti non indigeni. Scontiamo, però, una dimensione quantitativa d’imprese non sufficiente. Non possiamo morire di nanismo, le nostre imprese devono crescere». Quella di puntare sulla Cittadella della ricerca, che da anni vive una fase di declino, è una scelta mirata, consapevole. Oltre che come sede del Dta e del Bic, è stata scelta anche come luogo dove insediare l’Its sull’aerospazio, per il quale Acierno ha preannunciato che saranno investiti sette milioni di euro.

Per Brindisi, dunque, si tratta di un’occasione da non sprecare. Soprattutto perché, come ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Marchionna, il territorio vive un periodo difficile legato alla decarbonizzazione e alla crisi della chimica. «Questo nuovo tassello della storia del distretto aerospaziale – ha dichiarato il primo cittadino – spero possa diventare un punto di riferimento essenziale per lo sviluppo del nostro territorio, atteso che esistono risorse umane in grado di cogliere questa iniziativa. L’apertura del Bic, tra l’altro, viene celebrata poche ore dopo il primo incontro del tavolo ministeriale per la decarbonizzazione, che apre una nuova fase per il tessuto produttivo brindisino, con una crisi che morde molto duramente».

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