Quali sono i rischi connessi a un utilizzo non regolamentato dell’intelligenza artificiale? Quale il confine del diritto d’autore? Come distinguere le immagini e le notizie create artificialmente da quelle reali? Ecco i temi al centro del confronto che, oggi alle 18.30, avrà come protagonisti Nicolas Lozito, photo editor e giornalista de “La Stampa”, e Claudio Riccio, creative strategist e docente di Etica della comunicazione.
Sarà la sala conferenze del teatro Margherita di Bari a ospitare l’incontro dal titolo “Vero o verosimile? Il fotogiornalismo all’epoca dell’intelligenza artificiale” che aprirà il nuovo ciclo di talks organizzati da Cime e curati da Vincenzo Cramarossa, consulente e comunicatore politico. Appuntamenti aperti al pubblico che, nell’ambito della decima edizione barese della mostra di fotogiornalismo World Press Photo Exhibition, approfondiranno i temi salienti del dibattito contemporaneo.
L’intelligenza artificiale generativa determinerà una grande trasformazione in molteplici settori, cambiando radicalmente il modo di produrre, comunicare, informarci, relazionarsi. La semplicità con cui milioni di persone possono realizzare immagini verosimili e realistiche e raccontare storie e fatti mai avvenuti, modificherà inevitabilmente il rapporto con immagini e verità. Tutto ciò è reso possibile da un enorme saccheggio perpetrato dalle corporation del mondo A.I. che hanno usato, senza autorizzazione e remunerazione alcuna, miliardi di immagini, incluso il lavoro di migliaia di fotografi professionisti in tutto il mondo. In questo contesto, dunque, quale il confine tra la verità e tutto ciò che può essere considerato verosimile? Come ci si difende dalle minacce che questo scenario comporta? Come si orienta il nuovo giornalismo ai tempi dell’intelligenza artificiale? Domande a cui gli ospiti, moderati da Vincenzo Cramarossa, cercheranno di dare una risposta a partire dagli spunti offerti proprio da alcuni “scatti” elaborati per l’occasione. Per accompagnare il dibattito verranno infatti presentati “reportage” realizzati da Claudio Riccio con l’ausilio di A.I. che ricalcano lo stile di fotografi vincitori del World Press Photo: da “scatti” inediti dello sbarco della Vlora a immagini della navigazione di migranti nel mediterraneo a surreali situazioni nella popolazione afghana.