Circa una tonnellata di oloturie, meglio conosciute come “cetrioli di mare”, pescate illegalmente nelle acque dell’Adriatico, è stata sequestrata nei giorni scorsi della Capitaneria di porto di Brindisi.
La pesca delle oloturie è vietata da uno specifico decreto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, poiché la specie riveste un fondamentale ruolo nell’ecosistema marino.
La pesca indiscriminata delle oloturie trae origine dall’ingente richiesta sui mercati orientali.
Le oloturie, prive di qualsiasi documentazione che ne attestasse la provenienza, sono state rinvenute all’interno di un semirimorchio, in attesa di essere spedite in Bulgaria.
I “cetrioli di mare” sono stati sequestrati e il pescatore dovrà ora pagare una sanzione da 4.500.
Al termine delle operazioni le oloturie, ancora vive, sono state rigettate in mare e restituite al proprio habitat naturale.