È «fondamentale e urgente l’intervento del Capo dello Stato, garante della Repubblica fondata sul lavoro e sensibile ai temi della sicurezza, per affrontare» l’emergenza legata all’ex Ilva «al fine di trovare soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente, del lavoro e dell’industria del nostro Paese». Così in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella.
I sindacalisti esprimono «grande preoccupazione per la condizione drammatica dei lavoratori dell’ex Ilva».
Intanto Palazzo Chigi ha convocato per giovedì 9 novembre alle 10 i sindacati metalmeccanici per discutere della vertenza ma per i sindacati «è del tutto evidente che le aspettative dei lavoratori non possono essere semplicemente esaurite con una convocazione; servono incontri che affrontino le tematiche sia in merito alla prospettiva sui futuri assetti societari, sia della tanto attesa transizione ecologica, nonché dell’attuale gestione degli stabilimenti e del rilancio produttivo degli impianti oggi ridotti al collasso, mantenendo aperto il confronto con le organizzazioni sindacali».
Il Governo, scrivono in una nota, «se davvero vuole avviare una nuova fase per il rilancio ambientale, occupazionale e industriale della siderurgia italiana, non può affidarsi ad una governance sbilanciata verso l’attuale multinazionale che, in questi anni, ha depredato una fabbrica e non ha rispettato gli accordi pregressi, a partire da quello siglato in sede ministeriale il 6 settembre 2018 e che, per noi, rimane l’unico valido. È il tempo della verità e della condivisione, condizioni necessarie per poter uscire da questa difficile fase di impasse».
Le sigle metalmeccaniche osservano che «la piena riuscita della manifestazione e dello sciopero» del 20 ottobre «ha costretto il Governo a convocare nuovamente un tavolo a Palazzo Chigi per confrontarsi» ma «rimane inteso che, qualora la situazione continui a mostrare una condizione di staticità, attraverso il coinvolgimento di tutti i lavoratori, decideremo ulteriori iniziative di mobilitazione».